Patrizia Prestipino: l’ufficio di Parnasi per la deputata PD

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-17

Affittato per 700 euro al mese, lei spiega: è regolarmente registrato e pago l’affitto, l’ho ristrutturato a mie spese

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Anche Patrizia Prestipino, deputata PD che durante la campagna elettorale parlò di “razza italiana” scatenando l’ilarità generale, poi aumentata dalla spiegazione (diceva di parlare di cani…), ha avuto rapporti con il gruppo Parnasi. Nelle intercettazioni si racconta di un ufficio datole in affitto da PAC, partecipata di Parsitalia in liquidazione:

Durante la campagna elettorale, la Prestipino è alla ricerca di un ufficio in zona Torrino per la sede del comitato elettorale. Ne trova uno nei locali della Pac, “partecipata della Parsitalia in liquidazione”.

Dopo la tornata elettorale, la Prestipino decide di restare in quell’ufficio. Giulio Mangosi, funzionario di Eurnova(società di Parnasi) viene intercettato il 13 marzo mentre parla con il liquidatore Pac, “con il quale condivide le perplessità sulla possibilità di cedere in locazione(…) a un canone che non sia dimercato ovvero 600/700 euro”. Lo stesso giorno, la neoeletta Pd chiama Magnosi. Dopo aver parlato del contratto di affitto, “la Prestipino chiede come stanno andando le cose con lo stadio e chiede se hanno bisogno di aiuto. Mangosi replica dicendo che le persone serie devono essere aiutate anche in assenza di problematiche affermando che loro hanno bisogno di persone competenti. La donna conclude che non le deve spiegare niente”. E aggiunge “I know my chickens”.

patrizia prestipino matteo renzi

La Prestipino, renziana di ferro che ha vinto il suo collegio uninominale (è una dei pochi del Partito Democratico a esserci riuscita a Roma), dà la sua versione dei fatti:

Al Fatto la Prestipino spiega: “Era un ufficio elettorale che ho chiesto io, perché al Torrino la gran parte degli edifici erano proprietà di Parsitalia. Il contratto è stato regolarmente registrato e pago l’affitto. L’ho anche ristrutturato a spese mie”. Era un canone di favore? “Ma se era ridotto a uno scantinato e siamo stati anche al buio per giorni perché mancava la luce! Lo pago 700 euro che con Iva e spese condominiali arriva a 900 euro. Sono spese di collegio che avevo preventivato di fare e che rientrano nei rendiconti della Camera”.

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