Politica
«Le decisioni a Roma si prendono in luoghi segreti e non democratici»
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-08-01
Paolo Berdini, assessore dimissionario della Giunta Raggi, torna ad attaccare l’amministrazione grillina sulla trasparenza
Paolo Berdini torna ad attaccare la giunta Raggi. L’ex assessore all’urbanistica, dimissionario dopo le polemiche sullo stadio della Roma e l’audio con i suoi giudizi non lusinghieri nei confronti della sindaca pubblicato dalla Stampa, torna su Repubblica ad attaccare la prima cittadina e la giunta inserendosi nella polemica portata avanti dall’assessore al bilancio Andrea Mazzillo:
Tornando a Roma, la città vive a dir poco un momento di confusione…
«Nel 2016 i romani avevano votato per un’inversione di tendenza, con un’apertura di credito mai vista prima. La città è assetata di trasparenza e la sindaca dovrebbe dare conto alla popolazione delle sue scelte, dall’avvocato Lanzalone alla guida di Acea alla scelta di Rota.
Insomma, ha ragioni da vendere l’assessore al Bilancio Mazzillo nell’affermare che le decisioni importanti si prendono lontano dal Campidoglio, in luoghi segreti e non democratici. Per chi aveva fatto proprio della trasparenza uno dei punti di forza siamo al fallimento più catastrofico».
Paolo Berdini, che nel suo breve incarico come assessore all’urbanistica nella giunta Raggi è riuscito nell’impresa di inimicarsi quasi tutti i componenti della maggioranza per il suo atteggiamento ondivago e giudicato poco efficiente nella firma degli atti, approfitta del caos per schierarsi dalla parte di Mazzillo, che in due interviste rilasciate nei giorni scorsi a Repubblica e al Sole 24 Ore, era andato all’attacco di Massimo Colomban, considerato il dominus dietro le nomine nelle società capitoline della Giunta Raggi. Anche Berdini sembra accusare Grillo e Casaleggio di teleguidare la sindaca.