Fatti
Orsini e le “consorterie molto potenti” che lo vogliono colpire (e nega di avere rapporti con la Russia) | VIDEO
neXtQuotidiano 25/03/2022
Il professore di sociologia della Luiss è tornato ospite di Corrado Formigli a PiazzaPulita dopo quanto accaduto con il suo contratto in Rai
Non è la Rai. Dopo quanto successo ieri, con la decisione della televisione pubblica di non dare seguito (quindi di cancellare) al contratto siglato con CartaBianca, Alessandro Orsini è stato ospite di Corrado Formigli a PiazzaPulita, su La7. Lì il professore di sociologia dell’Università Luiss – finito nel mirino delle critiche per le sue posizioni sulla Russia e il conflitto in Ucraina – ha dato la sua versione dei fatti su quel che è successo negli ultimi giorni, puntando il dito contro le “consorterie molto potenti” che lo vorrebbero silenziare.
Orsini e il disegno delle “consorterie molto potenti” che vogliono colpirlo
Quattordici minuti abbondanti di botta e risposta tra il conduttore, Corrado Formigli, e Alessandro Orsini che prova a respingere tutte le critiche piovutegli addosso, passando al contrattacco:
“Su di me menzogne e calunnie, tra queste quella secondo cui sarei avido: da quando sono venuto l’ultima volta a Piazza Pulita, il 3 marzo scorso, ho rinunciato a 30mila euro di compensi. Di tutte le trasmissioni che mi avevano offerto un compenso economico, ho accettato CartaBianca, che mi offriva il più basso”.
I dettagli di quel contratto, ormai cancellato (ma il professore potrebbe tornare ospite di Bianca Berlinguer a titolo gratuito, come annunciato da lui stesso), sono ormai note a tutte: 2mila euro a puntata (per sei puntate). Ma la decisione di viale Mazzini ha interrotto l’accordo alla seconda apparizione. Ma il tema principale è un altro. Perché durante la sua intervista a Piazzapulita, il professore ha puntato il dito:
“Le mie analisi sulla guerra in Ucraina hanno toccato consorterie potenti che si stanno coalizzando per colpirmi”.
Di quali consorterie parla? Il riferimento, in realtà, dovrebbe essere traslato al singolare, perché Alessandro Orsini si limita a citarne solamente una che lo ha profondamente deluso.
“Innanzitutto il governo, di cui sono stato sostenitore e teorico. Ho sempre sostenuto il governo Draghi quando ha fatto delle politiche di pace ad esempio in Libia quando si rifiutò di dare le armi a Tripoli, per non creare una escalation militare. Tuttavia in Ucraina ha fatto una scelta opposta: questo perché il governo italiano non vuole che scoppi l’inferno in Libia, altrimenti l’Italia sarebbe travolta, mentre l’Ucraina è lontana”.
Quel governo che lui stesso teorizzava in un libro del 2019 (facendo riferimento a un esecutivo di unità nazionale) e di cui si è sempre detto fiero sostenitore soprattutto parlando di politiche migratorie, dunque, lo starebbe mettendo all’angolo ora. Inoltre, Orsini nega di avere qualsiasi tipo di contatti con la Russia.
“Mi hanno accusato di avere rapporti con il Cremlino perché sul sito di cui sono direttore sono usciti in epoca pandemica, e prima che fosse testato il vaccino, degli articoli sul vaccino della Russia. Era una notizia geopolitica rilevantissima e il mio sito pubblicava notizie su tutti i paesi che lavoravano sullo sviluppo del vaccino perché il vaccino non c’era. Non era un elogio dello Sputnik, solo dati molto tecnici. Ho viaggiato tanto nella mia vita, ma non ho mai messo piede in Russia, non ho mai avuto un amico russo. Tutte le volte che sono stato invitato da ambasciatori a Roma a pranzo o a cena ho sempre detto di no a tutti.”
(foto e video: da Piazzapulita, La7)