«Non tratteremo sulla nostra sovranità»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-02-08

Alexis Tsipras parla al parlamento greco e spiega come vuole ottenere il programma ponte per avere il tempo di onorare i suoi debiti

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«La strada per la ricostruzione della nostra patria sarà lunga ma renderemo il nostro sogno realtà. Costruiremo una Grecia economicamente indipendente e partner allo stesso livello nell’Unione Europea e nell’eurozona»: così comincia l’intervento programmatico del primo ministro della Grecia Alexis Tsipras al parlamento di Atene. «La Grecia vuole pagare il suo debito ma vuole raggiungere un’intesa comune con i partner per l’interesse di tutti: il problema del debito greco non è economico ma politico». Tsipras annuncia anche che rivenderà il 50% delle auto blu che vengono attualmente usate dal governo. E conferma il rialzo del salario minimo a 751 euro e la non pignorabilità della prima casa per debiti. E chiede indietro il debito della Seconda Guerra Mondiale ai tedeschi, quel 50% che era stato abbonato all’epoca. . Il riferimento e’ al 50% debito che venne abbonato nel 1953 alla Germnia Federale per i danni dovuti dalla Germania Nazista (e solo in parte ancor quelli del trattato di versailles della I guerra mondiale) da tutti i Paesi, inclusa la Grecia.
 
LE PAROLE DI TSIPRAS AL PARLAMENTO DI ATENE
Ma le parole più importanti del premier greco sono quelle che Tsipras pronuncia sul debito: «La Grecia non vuole un prolungamento del piano di salvataggio concordato con la troika (Bce-Ue-Fmi), ma un programma ponte per avere il tempo di onorare i suoi debiti. Atene non vuole negoziare più con la troika ma con gli altri membri dell’Ue per definire i mezzi tecnici per fare il programma ponte», ma non vuole parlare con i tecnici.  «Il Memorandum è fallito da solo. Il nostro governo non deve chiedere il suo prolungamento: chiede un nuovo accordo-ponte sino a giugno per rinegoziare il suo debito. La Grecia vuole un accordo sostenibile con i partner e, ad essere sincero, sono sicuro lo raggiungeremo». Il governo greco intende rispettare «tutte le promesse elettorali» fatte perché si tratta di una questione «d’onore e di rispetto». Tra le promesse fatte da Tsipra, quando era solo il leader della sinistra radicale di Syriza c’era la riassunzione di tutti i dipendenti pubblici licenziati, l’innalzamento del salario e delle pensioni minime e il ritorno al pagamento delle tredicesime. «Abbiamo un piano realistico, grande determinazione e nessuna intenzione di servire altri che il popolo greco. Dopo cinque anni di barbarie dell’austerity, il nostro popolo non può reggere ancora. Ripetiamo che abbiamo intenzione di pagare i nostri debiti. Se anche i nostri compagni in Europa lo vogliono, sediamoci a un tavolo e discutiamone. Non negozieremo sulla sovranità nazionale» (fonte). «La nostra battaglia più dura sarà contro la corruzione. Un sistema corrotto che ha danneggiato il sistema politico», aggiunge.
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UN ACCORDO PONTE FINO ALL’ESTATE
Tsipras ha continuato chiedendo un accordo ponte fino all’estate, con la sospensione dei pagamenti alla Troika. «Confermo che riassumeremo chi nel settore pubblico è stato licenziato ingiustamente. Venderemo automobili del governo e uno degli aeroplani che abbiamo intestati. Abbiamo creato un ministero che combatterà la corruzione e l’evasione fiscale. Sugli immigrati vogliamo garantire chi è nato qui. Cambieremo anche la ragione sociale della Sicurezza Nazionale, che dovrà operare per proteggerci dai nemici esterni». Tsipras ha chiesto agli altri 18 membri dell’Eurozona un programma ponte fatto di nuovi fondi ma senza negoziazione con BCE e FMI, e ha chiesto di abbandonare la disastrosa dottrina dell’austerità. Il premier greco ha aggiunto che vuole rispettare il Patto di Stabilità, ma non il Fiscal Compact. «Per questo il nuovo governo non ha diritto di chiedere una proroga di questo programma (il bailout, ossia i 240 miliardi di euro ottenuti da Atene dall troika tra il 2010 ed il 2012 che salvarono Atene dal fallimento, ndr) ma solo un programma ponte durante il quale concludere un negoziato per definire insieme un programma di crescita».  Tsipras ha promesso anche di riaprire ERT, la tv di Stato greca. «Nelle trattative non esistono solo i tecnocrati ma anche altri fattori. E questi sono il popolo greco e gli altri popoli dell’Europa».  Poi Tsipras promette la distribuzione gratuita di cibo ai bisognosi e elettricità: «La prima priorità di questo governo è curare le grandi ferite del bailout».
Immagine di copertina da qui.

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