Economia

45 miliardi di debito pubblico in più senza spiegazioni

La voce “stock flussi” indica il maggiore indebitamento che non viene spiegato dal deficit nei prossimi 3 anni

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Una nota dell’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica, guidato da Carlo Cottarelli, denuncia che nel testo della Nota di aggiornamento al Def (Nadef) c’è un mistero: 45 miliardi di debito pubblico aggiuntivo in tre anni che si aggiungono a quelli determinati dal deficite che nessuno sa da cosa siano causati. Ne parla oggi Stefano Feltri sul Fatto Quotidiano, spiegando che si tratta del cosiddetto “aggiustamento stock-flussi”, cioè “la parte di debito non spiegata dal deficit, se il debito in un certo anno aumenta di 50 miliardi e il deficit nell’anno è pari a 40 miliardi, la parte dell’aumento non determinata dal deficit (aggiustamento stock-flussi) è pari a 10 miliardi”, spiega Carlo Valdes dell’Osservatorio.

È UNA QUESTIONE pu ra men te contabile ma di grande rilevanza: ogni anno il governo prevede un certo deficit, cioè spese da finanziare a debito, che a sua volta richiederà l’emissione di un certo numero di titoli di Stato per essere finanziato. Ma ci sono delle spese, o delle entrate, che hanno impatto direttamente sul debito da finanziare, perché riguardano la gestione della cassa e non la programmazione.

Un esempio: i derivati sul debito pubblico. Se comportano una uscita di cassa – perché il Tesoro si è assicurato contro un aumento dei tassi di interesse che non si verifica e quindi è il ministero a pagare la controparte –l’impatto si verifica sul debito, ma non sul deficit e quindi verrà registrato come “aggiusta mento stock-flussi”. Ma anche le scelte del Tesoro sulla gestione della cassa hanno un effetto,come i contributi ai fondi salva-Stati europei.

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45 miliardi di debito pubblico senza spiegazioni (Il Fatto Quotidiano, 19 ottobre 2018)

Sono variazioni rilevanti: secondo i calcoli dell’Ufficio parlamentare di bilancio, l’autorità indipendente sui conti pubblici, tra 2008 e 2016 il rapporto tra debito pubblico e Pil è cresciuto del 32,8 per cento. Ben 8 punti di quei 32,8 derivano dall’aggiustamento stock-flussi, in valore assoluto sono circa 120 miliardi di euro. E veniamo alla Nadef del governo Conte: l’aggiustamento stock-flussi previsto per il 2019 è di 17 miliardi, 14 nel 2020 e altri 14 nel 2021. Non c’è una grande differenza rispetto a quanto era previsto nella versione di aprile del Def, firmato dal governo Gentiloni. Ma resta il mistero di cosa determini questi 45 miliardi.

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