Il giallo sulla morte di Vladislav Avayev, ex vicepresidente di Gazprombank, e della sua famiglia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-20

L’ex vicepresidente di Gazprombank Vladislav Avayev, un passato negli uffici del Cremlino, è stato trovato morto nel suo appartamento di Mosca insieme a sua moglie e alla loro figlia: tutti sono stati trovati con ferite di arma da fuoco

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L’ex vicepresidente di Gazprombank Vladislav Avayev è stato trovato morto all’interno della sua abitazione insieme alla moglie incinta e alla loro figlia di 13 anni, tutti uccisi con colpi di arma da fuoco. L’uomo, che in passato aveva lavorato come funzionario del Cremlino prima di diventare figura di vertice dell’istituto di credito che regola gli acquisti e le vendite del colosso statale del gas. A scoprire la strage familiare all’interno del maxi-appartamento da 2 milioni e mezzo di euro nel centro di Mosca è stata la primogenita della famiglia, Anastasia, 26 anni, preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con i suoi genitori. Una volta arrivata a casa – riporta la Tass – si è accorta che la  porta era chiusa dall’interno, circostanza che sta spingendo la  polizia ad ipotizzare un caso di omicidio-suicidio. Il corpo di Vladislav Avayev è stato trovato con una pistola in pugno. Al momento gli investigatori non escludono alcuna pista.

Il giallo sulla morte di Vladislav Avayev, ex vicepresidente di Gazprombank, e della sua famiglia

Il Daily Mail riporta le parole di una condomina: “Forse si è ucciso per le sanzioni, forse era stato travolto dai debiti. Tutti sono depressi, alcuni sono disposti a prendere misure estreme”. Potrebbe anche trattarsi di un femminicidio – suicidio: alcune voci parlano di una possibile relazione della moglie con l’autista del banchiere che tempo fa era stato licenziato. Un’altra vicina ipotizza invece si sia trattato di omicidio: “Avayev era un uomo intelligente, quasi il capo della Gazprombank. Non aveva motivo di farlo. Era ricco, intelligente. Non è possibile che un uomo del genere possa uccidere. Forse lui e la sua famiglia sono stati uccisi”. Gazprombank, nello schema ideato da Vladimir Putin, è il perno per far pagare all’Occidente il gas russo in rubli: gli importatori sono tenuti ad aprire due conti correnti presso l’istituto, uno in rubli e l’altro in valuta estera, per poi versare quanto dovuto in euro o dollari e attendere che la banca converta il denaro spostando l’equivalente del versato nel conto in rubli, dal quale viene poi effettivamente completato il pagamento.

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