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Monnezza a Roma, una non-emergenza da due milioni di euro

neXtQuotidiano 12/05/2017

È noto che a Roma non c’è nessuna emergenza rifiuti. Sarà per questo che i lavoratori dell’AMA fanno due ore al giorno di straordinari e gli impianti sono sovraccarichi. E Cristo, non lo sapete?, è morto di freddo

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Notoriamente a Roma non esiste nessuna emergenza rifiuti, sia chiaro. Anche se la sindaca ha detto che i cittadini hanno ragione a protestare per la monnezza in strada, e anche se nei giorni scorsi una pulizia straordinaria della città è stata effettuata – è grazie a questa che oggi si possono girare video che mostrano i cassonetti svuotati – non c’è nessuna emergenza rifiuti. Sembra strano a questo punto però scoprire che l’AMA ha speso due milioni di euro per fronteggiare l’emergenza la situazione di criticità che si è sviluppata. Se non è un’emergenza, perché da quasi due mesi i due impianti Tmb di Ama sono sovraccarichi a causa del rallentamento della lavorazione dei due Tmb Colari e dal 3 maggio operano h24 per smaltire i cumuli di rifiuti? Se non è un’emergenza, perché i lavoratori dell’AMA hanno l’obbligo di effettuare due ore di straordinari. In tutto sono circa 200 e lavorano su 4 turni invece di 3? Oggi il Corriere della Sera ha effettuato un conto di quanto speso finora dall’AMA per l’emergenza-che-non-è-un’emergenza:

Ma la spesa maggiore per la corsa a pulire la città in questi giorni è quella degli straordinari degli operatori, pagati circa il doppio dei 14 euro di un’ora normale, cioè 26 euro. E il conto è presto fatto: quattromila lavoratori con due ore di straordinari al giorno costano 200mila euro. Da domenica a oggi, la cifra ha raggiunto il milione di euro, ma non è l’unica prestazione lavorativa. Dal 3 maggio negli impianti Tmb dove i 200 operai da accordo sindacale stanno lavorando giorno e notte compresi i festivi con l’obbligo due ore di straordinario a turno, la somma quantificata è di circa 50mila euro ogni 24 ore.
E se il totale nei primi dieci giorni ha raggiunto 500mila euro, il pronostico è che lo sforzo sia solo a metà. In pratica finora la spesa raggiunta per l’emergenza rifiuti supera due milione di euro. «Gli operatori sulle strade hanno raccolto a mano 1.200 chili di rifiuti a turno. Uno sforzo senza precedenti.» protesta la Cgil in assemblea stamattina con la preoccupazione della sicurezza sul lavoro negli impianti.

ciclo dei rifiuti roma

Il ciclo dei rifiuti a Roma (La Stampa, 10 maggio 2017)


A questo punto tocca fare un ragionamento: se gli operai fanno gli straordinari (li fanno), sono obbligati a farli per due ore al giorno, hanno raccolto 1200 tonnellate di rifiuti a turno dimostrando che ce n’era bisogno, e si calcola una spesa di due milioni di euro per la pulizia, come si fa a sostenere che questa non è un’emergenza? E se non lo è, chi paga questo sforzo evidentemente inutile che è a carico dei cittadini romani?

Leggi sull’argomento: Tutte le bugie di Virginia Raggi sulla monnezza

 

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