Il Ministero della difesa russa diffonde le immagini delle simulazioni con missili balistici nucleari

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-05-05

Pubblicate fotografie e video dei test effettuati a Kaliningrad, città russa tra la Polonia e la Lituania

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Lanci elettronici e simulati, con immagini rese pubbliche – come già accaduto con il Sarmat – per mandare, ancora una volta, un messaggio all’Occidente. La propaganda russa, quella ufficiale e istituzionale, prosegue nelle sue operazioni e diffonde fotografie e video di nuovi test effettuati nella cittadina di Kaliningrad, territorio che si trova in una striscia di terra tra la Polonia e la Lituania. Questa volta, a essere sperimentati sono stati missili balistici nucleari, cioè quelli in grado di “trasportare” testate nucleari.

Il Ministero della difesa russa diffonde le immagini delle simulazioni con missili balistici nucleari

A diffondere la notizia e le immagini di questi nuovi test è stato lo stesso Ministero della Difesa russo che ha spiegato cosa è stato fatto negli ultimi giorni nella città di Kaliningrad:

“Sono stati testati missili in grado di colpire sistemi missilistici, aerodromi, presidi, scorte di armamenti e posti di comando. Dopo aver completato i lanci elettronici tesi a scongiurare un potenziale contrattacco, le truppe hanno effettuato una manovra di ridispiegamento in una nuova aerea”.

Perché oltre ai missili balistici nucleari, sono stati impegnati anche i militari. Secondo la narrazione che arriva direttamente dal Cremlino, sono stati coinvolti anche un centinaio di soldati che fanno parte dell’esercito russo. Test elettronici e non solo, perché a Kaliningrad sono state simulate anche

“operazioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica”.

Un chiaro, l’ennesimo, chiaro messaggio all’Occidente. E la pubblicazione di queste immagini arriva all’indomani della notizia dell’inizio – improvviso – di esercitazioni militari lampo da parte dei soldati Bielorussi all’interno dei confini del loro Paese. Un’iniziativa iniziata immediatamente dopo un lungo colloquio tra il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin e il Presidente bielorusso Aleksander Lukashenko. Incontro a distanza in cui si è parlato, come sempre, dell’appoggio del Paese che fa parte dei territori dell’ex Unione Sovietica alla guerra in Ucraina. Anche se, per ora, la Bielorussia è stata solamente una delle tante porte d’ingresso all’inizio del conflitto.

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