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Dove sono i migranti nelle regioni italiane
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-10-22
La percentuale più alta è in Lombardia mentre la gran parte delle altre regioni ha una percentuale che va dal 6 al 9%. Alcune regioni, come Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Marche e Calabria, hanno una percentuale molto più bassa mentre è inferiore al 3% in Trentino Alto Adige, Val d’Aosta, Umbria, Abruzzo, Molise e Basilicata
La Stampa pubblica oggi questa infografica che riepiloga la distribuzione di migranti, profughi e richiedenti asilo nelle regioni italiane: la percentuale più alta, che va dal 10 al 22%, è in Lombardia mentre la gran parte delle altre regioni ha una percentuale che va dal 6 al 9%. Alcune regioni, come Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Marche e Calabria, hanno una percentuale molto più bassa mentre è inferiore al 3% in Trentino Alto Adige, Val d’Aosta, Umbria, Abruzzo, Molise e Basilicata. In totale sono soltanto 1017 i Comuni (sui 7978 d’Italia) che hanno aderito e ora garantiscono 31.400 posti, mentre 6961 hanno detto no.
Se avessero aderito tutti i 7978 municipi, l’accoglienza si sarebbe ripartita sul territorio con il parametro di 2,5 ospiti per mille abitanti. Ma così non è. Le ultime stime dicono che sono 196 mila i migranti a cui in questo momento lo Stato dà vitto e alloggio: 30 mila nei centri dello Sprar, gestiti dai sindaci; i restanti 160 mila a carico delle prefetture. «È innegabile – spiega il sottosegretario Domenico Manzione alla Stampa – che le cose non sono andate proprio come ci aspettavamo. Ma la chiusura dei grandi centri è connaturata all’estensione dello Sprar. Vorrà dire che i tempi saranno un po’ più lunghi».