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Mentana paragona la cancel culture a Hitler. Ma finisce “blastato”
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-05-07
Il direttore del TgLa7 si avventura in un parallelismo goffo ed estremo tra la eccessiva tendenza al politicamente corretto ai roghi dei nazisti. E’ bufera
Enrico Mentana scatena i social con un post che, fin dal tasto invio, è destinato a spaccare, frangere, dividere l’opinione pubblica in due blocchi contrapposti. Perché l’argomento è di quelli ad alto tasso di polemiche: la cancel culture e, più in generale, il dibattito che questo tema ha suscitato in Italia e nel mondo in seguito ai recenti episodi controversi e in serie di vera o presunta censura dovuta a un eccesso di politicamente corretto.
Bisogna avere il coraggio di dirlo: per molti aspetti la cancel culture ricorda i roghi dei libri del nazismo
Pubblicato da Enrico Mentana su Venerdì 7 maggio 2021
L’ultimo in ordine di tempo, Biancaneve e il bacio del principe senza consenso, di cui abbiamo parlato anche su “Next”. Il direttore di Tg La7 e maratoneta televisivo instancabile, anche sui social non scherza in quanto a presenza, e su Facebook dà il là a una polemica che, nel giro di poche ore, diventa trending topic su Twitter.
“Bisogna avere il coraggio di dirlo” scrive Mentana. “Per molti aspetti la cancel culture ricorda i roghi dei libri del nazismo” scrive, con tanto di foto in bianco e nero di libri dati alle fiamme dalle truppe di Hitler. Parole e immagini troppo forti, estreme, per non attirare critiche, anche molto pesanti, da parte di molti utenti, tra i quali anche molti suoi follower. Alcuni gli fanno notare di essere inciampato in una bufala, quella di Biancaneve, già ampiamente smentita, in molti postano un lungo meme che ripropone il “ciclo del dibattito sulla cancel culture in Italia”, in sette passaggi, che ricorda come, partendo da episodi insignificanti o travisati, la destra usi il tema della cancel culture per gridare a una inesistente censura delle idee. C’è chi, su Twitter, gli dà direttamente del “boomer” (che sta bene con tutto), chi, in un impietoso boomeranga, lo definisce “webete”.
Tipico esempio di “webete”.#mentana #7maggio https://t.co/OyP04Jz479
— Andrea Pecchia (@andrea_pecchia) May 7, 2021
In definitiva, a giudicare dal numero dei commenti negativi sui social si può dire che la controcrociata di Mentana anti cancel culture sia stata, per ora, un buco nell’acqua.
Pubblicato da Andrea Comincini su Venerdì 7 maggio 2021
Qualcuno ricordi a #Mentana che in Germania dopo il 1945 i simboli nazisti sono stati cancellati dal paese. Persino i francobolli dell’epoca non potevano essere esposti dai negozi di filatelia.
Ora arriva lui e mette sullo stesso piano Hitler e la cancel culture. Surreale, no?
— Marco Vassalotti (@_MarcoV_) May 7, 2021