Come i medici smontano la bufala dei migranti infetti colpevoli della seconda ondata di Covid-19

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-31

Il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino Guido Giustetto all’attacco del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: “La realtà è che il tasso di positività al Covid tra i migranti è intorno all’1,5%”

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“Evocare il rischio di contagio da Covid per ridurre l’assegnazione di migranti al Piemonte è fuorviante e scorretto. Come medici, senza voler entrare nel merito di scelte politiche, ci piacerebbe vivere in una regione che conosce, e ha tra i suoi valori più forti, la solidarietà nei confronti delle persone fragili”. Il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, Guido Giustetto, ieri è andato all’attacco del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Come i medici smontano la bufala dei migranti infetti colpevoli della seconda ondata di Covid-19

E cosa aveva detto il governatore sotto schiaffo per la gestione dell’emergenza Coronavirus nella sua regione durante i momenti più duri della pandemia? Aveva attaccato la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese sui migranti sbarcati e in arrivo in Piemonte, come da canovaccio del centrodestra in questi giorni: “Ora però diciamo “basta” e l’ho scritto al Ministero degli Interni perché il Piemonte non può garantire oltre queste forme di accoglienza. Arriviamo da mesi terribili, siamo state una delle regioni più colpite dall’emergenza e stiamo raggiungendo, a fronte di sacrifici enormi, un equilibrio sanitario che non può essere messo a rischio in questo modo. Quindi ho formalmente chiesto con fermezza al ministro Lamorgese di non voler procedere ad ulteriori invii, che metterebbero fortemente a rischio la tenuta e la sicurezza del nostro sistema sanitario e sociale”.

alberto cirio attilio fontana

La risposta dei medici è precisa: “La realtà è che il tasso di positività al Covid tra i migranti è intorno all’1,5%”, ribatte Giustetto, in una nota firmata anche dal professor Paolo Vineis, epidemiologo dell’Unità di crisi regionale. “Ogni migrante che giunge in Italia è sottoposto a tampone e posto in isolamento se positivo e in quarantena se negativo – aggiungono -. Prima di essere trasferiti e distribuiti tra le regioni, sono sottoposti a test sierologico. All’arrivo a Torino sono nuovamente sottoposti a tampone e posti in isolamento fino a quando giunge il risultato. Per tutti questi motivi, i migranti irregolari sono forse le persone più controllate e l’ultimo problema nel contenimento della pandemia. Forse siamo più ‘pericolosi’ noi due, veri piemontesi, che non abbiamo fatto né tampone, né sierologico”.

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