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La foto del candidato M5S con il nipote di Provenzano a Corleone
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-11-23
Maurizio Pascucci corre con i grillini per conquistare la città da cui partirono Riina e Binnu. E ha voluto una foto con il nipote del capo di Cosa Nostra. Per mandare un segnale, dice. Intanto Di Maio annulla il comizio
«Questa mattina colazione allo York Bar. Un buon caffè con Salvatore. Delusione per i maldicenti»: a parlare è il candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle a Corleone Maurizio Pascucci e il “Salvatore” con cui ha preso un buon caffè, incensurato e proprietario del bar, ha una moglie che di cognome fa Provenzano, e in effetti è parente proprio di quel Binnu che insieme a Totò Riina partì dalla piccola cittadina in provincia di Palermo per scalare la cupola della mafia prima e dare il via alla strategia delle stragi poi. Una foto con il parente di un mafioso illustre scappa spesso durante le campagne elettorali (esattamente come i condoni edilizi), ma Luigi Di Maio non la prende bene e annulla il comizio a Corleone.
La foto del candidato M5S con il nipote di Provenzano a Corleone
Il titolare del bar e sua moglie – la discendente diretta del padrino – sono incensurati mentre Salvatore Provenzano è nipote acquisito del capo di Cosa Nostra, ma Pascucci sostiene di aver voluto dare un segnale con quella foto: “Voglio riaprire il dialogo con i parenti dei mafiosi. È molto importante. Spesso un condannato per mafia coinvolge tutta la famiglia e i parenti vengono individuati anche loro come colpevoli. Se sarò eletto sindaco farò questo passo, anzi l’ho già fatto”, ha detto in un’intervista a Repubblica.
“Abbiamo aperto un dialogo – spiega – nel quale è stato messo al centro, da parte sua, il non voler rinnegare la parentela, ma al tempo stesso il non avere nulla a che fare con quello che ha rappresentato, prendendo le distanze dagli omicidi commessi, dai guai e dalle tante lacrime che i mafiosi hanno fatto consumare a tanti cittadini di questo Paese”. Di Maio, piuttosto arrabbiato, non ha apprezzato le buone intenzioni e ha mollato Pascucci: “Ho aperto il cellulare – dice in un video su Facebook – e tra le news c’era la notizia del nostro candidato sindaco M5S che voleva aprire al dialogo con i parenti dei mafiosi. E questa dichiarazione fa il paio con la foto sua con il nipote del boss Provenzano, uno dei capi della mafia stragista degli anni 80-90. Sono sicuro che la foto e la dichiarazione sono state fatte in buona fede ma il concetto è pericolosissimo. I voti di quelli non li vogliamo e ci fanno schifo”. Per Di Maio “le famiglie che meritano attenzione, dialogo e vicinanza sono quelle vittime di mafia, a cui i mafiosi hanno ammazzato i parenti, il padre, il figlio, il nipote. A quelle vogliamo bene e vogliamo dare una grande mano”.