Maturità e INVALSI, risultati a confronto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-28

Il fenomeno dei 100 e lode vede finora premiati soprattutto gli studenti delle regioni meridionali. Un dato che contraddice i test INVALSI

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Il Messaggero pubblica oggi un’infografica che mette a confronto i risultati dell‘esame di maturità e i punteggi medi del test di italiano nell’INVALSI in seconda superiore nel maggio 2018. Parametrando due dati oggettivamente diversi, la tabella non è significativa se non di un indirizzo che però vale come ragionamento induttivo: perché nelle regioni del Sud c’è una percentuale così alta di 100 e lode se i risultati dei test INVALSI in una materia fondamentale per la valutazione finale come l’italiano dicono che i migliori sono al Nord? Il confronto tra i dati si lega al fatto che con il 100 e lode si accede al premio per le eccellenze istituito nel 2007 dal ministero dell’Istruzione e che ammonta a circa 350 euro, si ottengono borse di studio e l’esonero dalle tasse universitarie.

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I risultati degli esami di maturità e dei test INVALSI a confronto (Il Messaggero, 28 novembre 2018)

Tutti incentivi a proseguire gli studi destinati in maggio rnumero alle regioni con più lodi: stando ai risultati della maturità di giugno scorso,si tratta di Puglia, Umbria, Marche, Calabria, Abruzzo, Campania e Sicilia. Eppure nel test Invalsi di maggio, svolto per italiano nel secondo anno delle superiori, il divario era enorme. Su una media nazionale di punteggio pari a 200,le regioni del Nord Ovest e Nord Est si attestano su 210 punti con picchi significativi in Lombardia, nella provincia autonoma di Trento,in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia. I punteggi delle regioni del Centro sono in media con quelli nazionali mentre tra le regioni del Sud e le Isole, scendono ben al di sotto della media italiana la Campania, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. La regione con il punteggio più basso in assoluto è la Calabria. La distanza con la provincia di Trento, ad esempio, è di 34 punti. Eppure in Calabria quest’anno è stato assegnato il 2% delle lodi di tutta Italia, in Trentino Alto Adige solo lo 0,9%.

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