Politica

«Matteo Richetti deve al PD 150mila euro»

neXtQuotidiano 12/09/2019

Un’ingiunzione di pagamento da 25 mila euro, stabilita da un provvedimento del tribunale di Modena lo scorso 24 luglio e notificata il 3 settembre, ovvero prima del suo addio. Ma lui dice che vogliono sporcarlo

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Matteo Richetti ha annunciato il suo addio al Partito Democratico e l’approdo nel gruppo misto in attesa del suo approdo nella formazione di Carlo Calenda che a questo punto dovrebbe cambiare il nome in Harambeuropei. Nel frattempo il PD di Modena fa però sapere che l’ormai ex iscritto ha “dimenticato” di versare al partito i contributi per la campagna elettorale e ha ottenuto da un tribunale un’ingiunzione di pagamento per 25mila euro. Scrive oggi Repubblica:

«Chi viene candidato, si impegna con una scrittura privata a versare un contributo di 25 mila euro al Pd di Modena in un’unica soluzione – ha spiegato la legale, Antonella Orlandi – Richetti è stato sollecitato dal Pd e da me, ma non ha pagato. I requisiti c’erano tutti, visto che è stato eletto il 4 marzo 2018. Abbiamo presentato ricorso al tribunale civile di Modena e così si è arrivati al decreto di ingiunzione di pagamento.

Il giudice ha riconosciuto anche la provvisoria esecuzione, significa che potrebbero esserci dei pignoramenti». Forse non si arriverà a tanto, ma è certo che il senatore e il suo (ex) partito sono ai ferri corti. Richetti, che prima di approdare in parlamento nel 2013 è stato anche presidente dell’assemblea regionale dell’Emilia Romagna, alfiere di battaglie per i tagli ai costi della politica, renziano della prima ora e rivale “storico” dell’attuale presidente della Regione, Stefano Bonaccini, contempla il quadro con «tristezza».

richetti renzi

«Ho già versato metà di questo importo, cioè 12.500 euro e questa informazione non è stata data al giudice, lo stanno facendo i miei avvocati – spiega – la somma è relativa a 5 anni di legislatura e anche se non la terminerò nel Pd sono pronto a versare la restante parte, come ho sempre fatto. Che questo venga usato per sporcare una decisione sofferta, presa per coerenza, la dice lunga sullo stato di salute del Pd».

(…) Richetti dal 2013 ha versato 8 mila euro in un’occasione e 12.500 in un’altra – dice Fava – i suoi colleghi però hanno versato nello stesso periodo circa 185 mila euro, più i contributi per la campagna. Sono cifre stabilite in un regolamento interno, valuteremo come proseguire eventualmente le azioni legali».

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