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Matteo Renzi e i bergamaschi morti che direbbero «ripartite per noi»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-01

La frase del senatore di Rignano sui bergamaschi morti che “se potessero parlare” direbbero “ripartite per noi” ha fatto arrabbiare molti in una delle zone falcidiate dal Coronavirus SARS-COV-2 e da COVID-19

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È arrabbiato anche Giorgio Gori, che pure era un renziano. Ma la frase del senatore di Rignano sui bergamaschi morti che “se potessero parlare” direbbero “ripartite per noi” ha fatto arrabbiare molti in una delle zone falcidiate dal Coronavirus SARS-COV-2 e da COVID-19. Un’uscita che ha lasciato senza parole i sindaci di Brescia e Bergamo, entrambi esponenti della maggioranza di cui il leader di Italia Viva fa parte.

Matteo Renzi e i bergamaschi morti che direbbero «ripartite per noi»

Il Fatto Quotidiano dice che è stata “Una dichiarazione gravissima e incommentabile”, secondo il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, che sul territorio della provincia ha visto morire in due mesi più persone di quelle che morirono sullo stesso territorio in tutta la seconda guerra mondiale. Ma il clou è quello che dice Gori:

“Mi pare un’uscita a dir poco infelice. Se Renzi voleva rendere omaggio ai nostri morti, il modo – coinvolgerli a sostegno della sua proposta di riapertura Renzi ha pieno rispetto del dolore di queste province: quella pronunciata al Senato – conclude – è però una frase decisamente fuori luogo.” È proprio quell’attaccamento al lavoro, per usare le parole di Gori, tra le altre cose, quello che ha fatto sì che in queste settimane di lockdown le province di Bergamo e Brescia fossero quelle in cui la chiusura ha funzionato meno: decine di migliaia di aziende aperte, molte grazie al sistema delle autocertificazioni in prefettura, che hanno continuato a produrre in nome delle attività essenziali e che hanno indubbiamente contribuito alla circolazione delle persone, e con loro del virus.

matteo renzi porta a porta

Non solo: anche Il sindaco di Albino, 17 mila abitanti in provincia di Bergamo, Fabio Terzi, è costernato:

“Passavo il mio tempo a fare le condoglianze. Certi giorni ne morivano anche sette od otto”.

Eppure in Senato Renzi ha detto che i morti riaprirebbero se potessero. Ha sbagliato?
Tutti noi sindaci della Bassa Valle Seriana siamo molto provati. Per questo io dico che non ci devono essere fughe in avanti sulle riaperture, questo è fondamentale. Servono ancora tante precauzioni.

È ancora tempo di stare fermi e tenere tutto chiuso, quindi?
Io posso anche aprire i parchi, ma poi ci metto il personale a controllare. E se il personale non ce l’ho faccio come con il mercato ambulante: ieri ho fatto una ordinanza per annullarlo. Ovviamente i commercianti si sono lamentati. Ma dobbiamo seguire la linea della cautela.

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