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Mario Puddu: il candidato M5S in Sardegna condannato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-18

Un anno di reclusione per abuso d’ufficio. Salta la candidatura in Regione, l’annuncio ufficiale arriva poco dopo. Spazio al secondo classificato?

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L’ex sindaco di Assemini Mario Puddu, candidato M5S alla presidenza della Regione Sardegna, è stato condannato stamane a un anno per abuso d’ufficio. “È andata male. Sono molto scosso”, ha dichiarato ai cronisti poco dopo la pronuncia in tribunale. “Non me l’aspettavo”. Il suo legale ha già annunciato ricorso in appello.

Mario Puddu: il candidato M5S in Sardegna condannato

Puddu era stato scelto come candidato governatore della Sardegna, dove il MoVimento 5 Stelle può contare su un consenso granitico ribadito dalle vittorie nei collegi alle elezioni del 4 marzo, aveva raccolto ad agosto 981 voti e il 54 per cento delle preferenze espresse, doppiando il secondo più votato, Luca Piras, che ne aveva presi 464. Le altre due candidate, Rita Monagheddu e Anna Sulis, hanno totalizzato rispettivamente 285 e 74 voti.  Quando il Gup del Tribunale Roberto Cau ha accolto la richiesta di condanna del pm Marco Cocco che lo accusava di abuso d’ufficio. Puddu – presente in aula al momento della sentenza – è uscito scosso e ha rilasciato solo qualche battuta, confermando che la condanna avrà implicazioni sulle prossime elezioni ma senza chiarire se si ritirerà dalla corsa da governatore.

movimento 5 stelle assemini mario puddu

La vicenda si riferisce al periodo in cui Puddu era sindaco di Assemini. L’accusa gli ha contestati l’attribuzione di due incarichi nella pianta organica del Comune. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, nei mesi successivi al suo insediamento in municipio Puddu, per rivedere l’organico dell’amministrazione, aveva deciso di avvalersi dei suggerimenti di Murtas, legale amministrativista e con un passato vicino al Pd. Due funzionarie comunali, fra le quali la moglie di Murtas, erano state scelte per ruoli di responsabilità, a scapito – secondo l’accusa – di una terza che ha scelto di costituirsi parte civile nel procedimento contro l’ex sindaco, cui alle elezioni del giugno scorso è subentrata Sabrina Licheri (M5S).

La condanna di Puddu e il M5S in Sardegna

Alla ricostruzione dei fatti dell’accusa si sono opposti i difensori dell’ex primo cittadino – avvocato Luigi Sanna – e del collaboratore – avvocato Matteo Perra – che avevano chiesto l’assoluzione dei due imputati, rimarcando che le funzionarie scelte avevano titoli e competenze idonee a ricoprire i ruoli assegnati. Adesso si apre una fase decisoria nel MoVimento 5 Stelle che dovrebbe quindi portare all’addio alla candidatura di Puddu e alla promozione del secondo classificato. E la vicenda creerà un precedente anche per Roma, dove Raggi è in attesa di sentenza.

EDIT ore 11,43:  “Dopo la condanna, ritiro la mia candidatura alla presidenza della Regione Sardegna”. Lo annuncia Mario Puddu (M5s), in corsa per la carica di governatore alle elezioni regionali in programma a febbraio del 2019, appena condannato a un anno per abuso d’ufficio. “Sono orgoglioso – aggiunge – di appartenere ad un Movimento che chiede a chi è stato anche solo condannato in primo grado, di fare un passo indietro”.

Leggi sull’argomento: Il M5S Roma avanti con Virginia Raggi anche se condannata?

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