Adinolfi non ha capito nulla della laicità dello Stato. E non fa nulla per nasconderlo

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-06-28

Il leader ultracattolico Mario Adinolfi attacca il discorso del segretario del Pd Enrico Letta sulla libertà e sulla laicità dello Stato: “Triste abiurare i propri valori”

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Il concetto di laicità dello Stato, ribadito agli articoli 7 e 8 della Costituzione italiana, più o meno si può esplicare così: qualsiasi credo religioso – in Italia sono considerati tutti allo stesso modo – non può in nessun modo interferire sulle leggi. Sembra semplice ma per Mario Adinolfi non lo è: su Twitter il leader ultracattolico del Popolo della Famiglia ha attaccato il segretario del Partito democratico Enrico Letta, che oggi aveva pubblicato un messaggio social: “Se non vuoi divorziare non divorzi, se sei anti aborto non lo pratichi, se sei contro le relazioni omosessuali non le hai. Ma non puoi impedire di fare quel che non sceglieresti per te. Questa è la laicità dello Stato, una conquista ora in pericolo”.

Adinolfi non ha capito nulla della laicità dello Stato. E non fa nulla per nasconderlo

Nell’affondare contro il rivale politico, Adinolfi ha rimarcato la fede del dem, dimostrando ancora una volta di non aver capito come dovrebbe funzionare: “Ricordo al cattolico Enrico Letta (cattolico imperfetto, come me, siamo entrambi divorziati) che nei primi Anni Novanta, insieme, da dirigenti dei Giovani Dc promettevamo a Wojtyla che ci saremmo ‘alzati in piedi’ per difendere la vita nascente. Triste abiurare i propri valori”.

In molti gli hanno fatto notare come non sia giusto pretendere che anche i non cattolici debbano essere assoggettati a leggi derivanti da insegnamenti religiosi. Il senso profondo del messaggio di Letta è la libertà: nessuno costringe una persona che non crede nell’aborto ad abortire, e lo stesso dovrebbe valere nella direzione opposta.

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