Politica

Marco Travaglio, i mascalzoni e i coglioni

neXtQuotidiano 04/02/2017

«Perché mai noi italiani siamo sempre condannati a scegliere fra i mascalzoni e i coglioni?», si domanda oggi il direttore del Fatto. E il teorema di Cipolla ce lo stiamo dimenticando?

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Dopo aver dato del coglione a Salvatore Romeo ieri da Lilli Gruber, oggi Marco Travaglio approfondisce l’analisi (eufemismo) sul Fatto Quotidiano segnalando che al netto della vicenda delle polizze, scoppiata alla fine come una bolla di sapone in salsa lombardiana, quanto successo a Roma in questi mesi non è da sottovalutare perché dimostra che la scelta politica in Italia è desolante: se da una parte ci sono i mascalzoni (ed è evidente a chi si riferisca), dall’altra ci sono i coglioni (ed anche qui…).

Con gli attuali assetti delle tv e dei giornali, se non si trovano scandali veri, se ne inventano di falsi e li si gonfia a reti ed edicole unificate fino a farli apparire veri, o si continua a trasformare le pagliuzze in travi. Qualunque sia il destino di Virginia Raggi, il M5S sbaglierebbe ad archiviare il caso Roma come fanno gli struzzi, o come ha fatto Renzi dopo le sconfitte amministrativa e referendaria. Il caso Roma ha cause profonde che non dipendono solo dagli errori della sindaca, ma anche dal deficit di trasparenza, democrazia interna e chiarezza sul processo decisionale del Movimento.
Questioni ben più grandi di quelle romane, destinate a fare danni in altre città e, a maggior ragione, sul piano nazionale se mai i 5Stelle dovessero vincere le elezioni politiche ed essere chiamati a governare. La ricerca di una classe dirigente, avviata il mese scorso con il convegno sul futuro del mondo del lavoro, è il primo e forse unico obiettivo che dovrebbero prefiggersi. Il mondo che guarda a loro con interesse e simpatia, senza pregiudizi né anatemi, sempre più spesso si domanda perché mai noi italiani siamo sempre condannati a scegliere fra i mascalzoni e i coglioni.

marco travaglio teorema di cipolla
Ora però sarebbe necessario fare un passo in più. Citando le leggi fondamentali della stupidità umana del professor Carlo Maria Cipolla. Ricordando ad esempio che «I grandi personaggi carismatici/demagoghi moltiplicano/attirano gli stupidi trasformandoli da cittadini pacifici in masse assatanate» (vi ricorda qualcuno?) e segnalandone i fatti:
marco travaglio teorema di cipolla 1
Il corollario di base infatti afferma che “Una persona stupida è più pericolosa di un bandito” e per spiegarne la logica Cipolla usa un diagramma come quello che vedete in alto. E quindi:

In un mondo popolato esclusivamente da Banditi perfetti il sistema rimarrebbe equilibrato; i danni e i vantaggi si eliminano vicendevolmente. Lo stesso effetto si verificherebbe in un mondo popolato esclusivamente da Sfortunati perfetti.
Teoricamente le persone intelligenti forniscono il maggior contributo alla società in senso generale.
Però, per quanto possa sembrare brutto, anche i banditi intelligenti contribuiscono ad un miglioramento nel bilancio della società provocando nel complesso più vantaggi che danni. Le persone sfortunate-intelligenti anche se perdono individualmente possono tenere effetti socialmente positivi.
Senza dubbio, quando la stupidità entra in scena, il danno è enormemente maggiore del beneficio a chicchessia. Ciò dimostra il punto originale: l’unico fattore più pericoloso in qualsiasi società umana è la stupidità.

Ci siamo capiti?

Leggi sull’argomento: Come Marco Travaglio ha cambiato idea su Virginia Raggi

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