Marco Travaglio e il M5S unico argine a Salvini

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-08-08

Marco Travaglio non ha digerito il fatto che Partito Democratico e Forza Italia non abbiano seguito il suo consiglio per la mozione sulla TAV e oggi torna a spiegarci sul Fatto Quotidiano che è il MoVimento 5 Stelle, che ha portato prima Salvini al governo e poi alla vittoria alle elezioni europee, l’unico argine al …

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Marco Travaglio non ha digerito il fatto che Partito Democratico e Forza Italia non abbiano seguito il suo consiglio per la mozione sulla TAV e oggi torna a spiegarci sul Fatto Quotidiano che è il MoVimento 5 Stelle, che ha portato prima Salvini al governo e poi alla vittoria alle elezioni europee, l’unico argine al Capitano:

Gli unici ostacoli alla sua presa del potere non stanno all’opposizione o nei giornaloni. Ma a Palazzo Chigi (Conte, che anche oggi gli darà qualche cazzotto con mano guantata), al Quirinale (Mattarella, che fa l’arbitro imparziale e tanto basta a indispettirlo), in Vaticano (il Papa che non riceve il catto-pagano e che denuncia l’uso politico della religione ridotta a superstizione)e qua e là per l’Italia (i No Tav e gli altri movimenti ambientalisti, il popolo degli striscioni, la Raggi che difende la Capitale dalla protervia fascio-salvinista ecc.).

luigi di maio matteo salvini
Vignetta di El Giva

Potrebbero esserlo anche i 5Stelle, se capissero che Salvini evoca continuamente la crisi (per qualche poltrona in più col rimpasto? O per votare davvero? E quando?), ma non vuol essere lui ad aprirla: teme nuovi sviluppi degli scandali leghisti e non sa quanto perderebbe rovesciando il premier e il governo più popolari degli ultimi 10 anni. Paure che un M5S a iminimi storici, con ben poco da perdere, dovrebbe usare per passare da ricattato a ricattatore. Mettendo sul tavolo cinque leggi-bandiera previste dal Contratto, sfidando Salvini a proporne altrettante (con le coperture finanziarie) e poi votandole a coppie: una del M5S e una della Lega insieme, onde evitare che quello incassi i voti degli alleati e poi neghi loro i propri. Così, se il Cazzaro vuole comandare da solo, sarà lui a rompere. L’alternativa è la beffa montanelliana: “Ave Matteo, morituri te salutant”.

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