Politica
Marco Travaglio e Sara Tommasi che dovrebbe aderire a Italia Viva
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2019-12-05
Il direttore del Fatto contro Matteo Renzi e le scuse dei politici quando sono accusati
Marco Travaglio oggi sul Fatto punta il dito contro Matteo Renzi, che ha dichiarato al Messaggero:“Se quello che viene contestato a Conte fosse stato contestato a me, i 5Stelle chiederebbero le dimissioni e scatenerebbero i social contro di me. Non so cosa sia successo tra Conte e Alpa. Penso che sarà Conte il primo ad aver interesse a chiarire”.
A parte che Conte l’ha fatto per l’ennesima volta con un’intervista alle Iene, è curioso che Renzi dica di “non sapere quel che è successo tra Conte e Alpa”: se non lo sa, come può fare paragoni con quello che viene contestato a lui? E quando mai ha chiarito quel che viene contestato a lui, infinitamente più grave di quel che veniva contestato a Conte, visto che Conte, Alpa e nessun loro amico o parente sono indagati, mentre Renzi ha padre e madre condannati in primo grado e tutti i fedelissimi indagati e/o imputati (Lotti, Carrai, Bianchi, Bonifazi, i coniugi leopoldi Donnini-Mammoliti, Vannoni, Del Sette, Saltalamacchia, ecc.).
I suoi parenti e amici continuano a finire nei guai – come il povero Paolo Berlusconi che finiva in galera al posto di Silvio o il povero broker che finiva indagato al posto di De Benedetti e Renzi – e lui fa lo gnorri, fischietta e parla d’altro. Un caso di insaputismo ancor più spudorato di quello di Scajola, che almeno mentiva sul merito della casa e del prodigioso finanziamento alle suespalle; Renzi invece nel merito non entra mai, agevolato dalla stampa più serva del mondo che glielo consente con interviste all’italiana: senza domande.
Quindi, siccome ormai vale tutto, noi riteniamo un tantino più credibile l’alibi di Anastasiya, ignara dei 70mila euro nel suo zainetto: sicuramente pensava di essere uscita inavvertitamente col ferro da stirosulle spalle.Un alibi di ferro che fa il paio con quello sfoderato a suo tempo da Sara Tommasi, protagonista di film porno a sua insaputa. Il suo fidanzato diallora, ilcelebre avvocato-scrittore Alfonso Marra, li attribuì all’abuso di droghe. Ma lei lo smentì con un argomento decisivo: “É colpa delle entità aliene che mi hanno impiantato un microchip nel cervello”. Strano che non abbia ancora aderito a Italia Viva.
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