Politica
Marco Travaglio contro Di Battista
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-09-20
Marco Travaglio dice cosa pensa di Di Battista che non ha recepito il suo consiglio sul voto disgiunto in Puglia e paragona Dibba al comunista di Avanzi che si risveglia dopo anni di coma e non riconosce più la realtà
Marco Travaglio dice cosa pensa di Di Battista che non ha recepito il suo consiglio sul voto disgiunto in Puglia. Il direttore del Fatto Quotidiano paragona Dibba al comunista di Avanzi che si risveglia dopo anni di coma e non riconosce più la realtà:
Alessandro Di Battista che non fa un solo comizio per il Sì al referendum, ma arringa la folla pentastellata di Bari contro il mio consiglio agli elettori 5Stelle toscani e pugliesi di “turarsi il naso e votare disgiunto” mette tristezza. E ricorda il compagno Antonio: il comunista di Avanzi interpretato da Antonello Fassari che nel 1993 si risvegliava dopo vent’anni di coma e non ritrovava più nulla del suo piccolo mondo antico, tranne i Pooh. Con eleganza pari all’acu me politico, Di Battista paragona il turarsi il naso, cioè scegliere il candidato meno lontano per scongiurare la vittoria del peggiore, a“un cesso pubblico”. E, con sicumera pari alla disinformazione, attribuisce il voto disgiunto alla “vecchia Democrazia cristian a”, che mai neppure lo nominò in 50 anni di vita perché nel sistema proporzionale non c’era niente da disgiungere.
Poi scomunica le alleanze che “distruggono i pro getti ”, dimenticando che tutti i risultati ottenuti dal M5S nell ’ultimo biennio con i governi Conte sono dovuti alle alleanze (potrebbe spiegarglielo Barbara Lezzi, che si spellava le mani alle sue spalle: al ministero del Sud chi ce l’ha portata? L’alleanza con la Lega o la cicogna?). Poi elogia Conte (troppo popolare per non prendere fischi attaccandolo), ma anche la candidata presidente Antonella Laricchia, che proprio all’invito di Conte a sedersi al tavolo con Emiliano rispose picche e ora non ha alcuna possibilità di vincere, ma ne ha parecchie di far vincere il peggiore di tutti: Fitto. Ma, per Di Battista, Emiliano e Fitto pari sono. Anche se uno faceva il magistrato e l’altro l’im putato.