Fatti
La sobrietà del leader dei no pass torinesi che annuncia la “marcia su Roma”
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2022-01-07
Corsi e ricorsi storici, andando a citare eventi bui di un’Italia del passato
Il vaso dei paragoni storici che nulla hanno a che vedere con la situazione attuale, ormai, è stato rotto. Distrutto, spaccato in mille pezzi. Nel corso di questi due anni di pandemia (e in particolare dopo il primo di campagna di immunizzazione anti-Covid) abbiamo visto persone citare la persecuzione degli ebrei, l’Olocausto e Norimberga per protestare contro restrizioni e vaccini. Paragoni improvvidi fatti da persone che non hanno la minima idee di cosa sia realmente accaduto in quel periodo buio della storia del mondo. Cosa poteva mancare a questo elenco? La marcia su Roma. Ma ora Marco Liccione, leader dei no Green Pass torinesi (tra l’altro in isolamento dopo aver contratto il Covid, da non vaccinato), torna a rievocarla annunciando un’imminente discesa nella capitale.
Marco Liccione annuncia la “Marcia su Roma” per il 15 gennaio
Intervistato da AdnKronos, Liccione ha commentato la decisione del governo di imporre l’obbligo vaccinale (relativo) agli over 50 e la sanzione da 100 euro (una tantum) a chi fa parte di quella fascia d’età e non si vuole immunizzare (sono, attualmente, circa 2,1 milioni di cittadini). Ed è lì che arriva l’annuncio della prossima manifestazione:
“Il 15 gennaio marceremo su Roma, se sarò negativizzato. Andiamo sotto al Parlamento e lì sarà una bella botta”.
Una bella marcia su Roma. Ovviamente non dobbiamo ricordare chi, prima di Marco Liccione, la organizzò e la fece. Annunci figli di una dialettica sbagliata, con riferimenti storici involontari (?) che non fanno altro che acuire il problema tra la realtà e la percezione dello status quo. Il leader dei no pass torinesi, inoltre, risulta essere ancora positivo al Covid. Non è detto che, dunque, questa manifestazione ci sarà. Sta di fatto che resterà nella triste storia attuale questo eterno richiamo a epoche buie, dove c’erano reali persecuzioni e dove persone decidevano della vita e della morte degli altri. Per religione, orientamento sessuale o idee politiche differenti.
(foto: da Facebook)