“Ascoltare la conferenza stampa del presidente Amato ci ha dato la certezza di elementi di valutazione politica, perché si è trattato di una conferenza stampa politica”. Marco Cappato non ci sta e convoca una conferenza stampa per rispondere alle dichiarazioni del presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato, che dopo aver bocciato i quesiti referendari su eutanasia e cannabis aveva parlato di “quesiti mal formulati”, addossando di fatto la colpa di quanto accaduto al comitato promotore. “Noi non abbiamo ancora – ha detto Cappato – le motivazioni con le quali la Corte ha dichiarato inammissibili i due referendum (verranno pubblicate nei prossimi giorni, ndr). C’è solo un comunicato stampa relativo ad uno dei quesiti che evoca la tutela delle persone più deboli e fragili, unica cosa che sappiamo in termini di giudizio di ammissibilità”. Secondo il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni i “giudizi” emersi ieri “minano agli occhi dell’opinione pubblica la credibilità dei comitati promotori, a cui è stata attribuita l’incapacità tecnica di scrivere dei quesiti referendari ed anche l’accusa di avere preso in giro milioni di persone firmatarie ed elettori”.
Parlando nello specifico del quesito sul suicidio assistito, Amato aveva criticato la campagna promotrice: “L’hanno dipinto come un referendum sull’eutanasia, mentre era sull’omicidio del consenziente, e formulato in modo da estendersi a situazioni del tutto diverse da quelle per cui pensiamo possa applicarsi l’eutanasia. Un risultato costituzionalmente inammissibile”. “Dire che nel quesito si parlava di eutanasia e non di omicidio del consenziente – ha risposto Cappato – contiene una manipolazione della realtà. Il quesito è come stabilito dalla Corte di Cassazione sull’omicidio del consenziente. Se Amato non gradisce i termini della nostra propaganda politica non ha nulla a che vedere con l’ammissibilità. O c’è un errore materiale nel giudizio dei due quesiti, o c’è un attacco in malafede al comitato promotore. Scelga il presidente della Corte quale delle due possibilità”.