“Il diritto di tribuna? Fossi nel PD lo darei a Cappato”, la proposta di Gianrico Carofiglio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-08-05

Lo scrittore sostiene che il Partito Democratico debba fare sponda sui suoi valori e dare spazio al tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni

article-post

Le grandi manovre nel campo largo dell’alleanza elettorale dei “Democratici e Progressisti” non sono ancora terminate. Prima l’accordo col tandem Sinistra Italiana-Europa Verde, poi quello con Azione di Calenda che ha provocato tensioni con Fratoianni e Bonelli. E sullo sfondo quel Luigi Di Maio che ha ottenuto la candidatura a un seggio uninominale (ancora non si sa quale) per consolidare questo fronte sempre più largo. Personaggi e personalità che, ormai, da anni fanno parte del Parlamento italiano e che si stanno dividendo su quel tema del “diritto di tribuna” decisivo a livello elettorale. E Gianrico Carofiglio ha una proposta per il PD: perché non ha mai pensato a Marco Cappato.

A Marco Cappato il diritto di tribuna, la proposta di Carofiglio

Il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni ha aiutato, negli ultimi giorni, una 69enne veneta malata terminale di cancro. L’ha accompagnata in Svizzera dove ha potuto compiere la sua volontà di smettere di soffrire e porre fine alla sua vita. E per questo lo stesso Marco Cappato si è auto-denunciato. Un uomo pronto a tutto pur di portare avanti le sue battaglie di libertà. Ed è questo uno dei principi che Carofiglio gli riconosce e su cui il PD dovrebbe puntare:

“Io lo offrirei a Cappato, il diritto di tribuna. Premessa: Di Maio ha avuto un’evoluzione politica che ho apprezzato. Ma fossi il segretario del Pd e dovessi scegliere punterei sulle battaglie civili di Cappato e del suo movimento. Toccano segmenti dell’elettorato che in tanti casi non vanno a votare e che di fronte a una scelta del genere potrebbero farlo. In molti avvertono come una vergogna il fatto che in questo Paese ancora non esista una legge dignitosa e compassionevole sul fine vita”.

Queste le parole dello scrittore nella sua intervista al quotidiano La Stampa. Perché Cappato rappresenta quella voce del Paese che viene silenziata da decisioni di un Parlamento che non ha mai saputo e voluto prendere. Per questo una sua presenza nella prossima tribuna potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per portare concretamente in auge quelle questioni irrisolte.

(Foto IPP/Fabio Cimaglia)

Potrebbe interessarti anche