Dietrofront! Per il M5S adesso i giornali sono buoni!

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-01-15

A spiegarci che quello che raccontano i media è vero nella misura in cui conviene che lo sia è l’onorevole Chiara Di Benedetto, che sulla sua pagina Facebook ha continuato la guerra ingaggiata dagli inquisiti per le firme false contro le comunarie del M5S

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I giornali sono cattivi, dicono bugie, inventano storie sulle firme false per screditarci. Anzi no. I giornali sono buoni e giusti e il MoVimento 5 Stelle di Palermo è un disastro. A spiegarci che quello che raccontano i media è vero nella misura in cui conviene che lo sia è l’onorevole Chiara Di Benedetto, che sulla sua pagina Facebook un paio di giorni fa ha continuato la guerra ingaggiata dagli inquisiti per le firme false contro le comunarie del M5S dopo la morìa di candidati che sta mettendo in difficoltà la lista di candidati per la corsa a sindaco della cittadina, dove rimangono in corsa il poliziotto e sindacalista Igor Gelarda e l’odiatissimo (dai nutiani) fondatore di Addiopizzo Ugo Forello, accusato anche di un non meglio precisato complotto sulle firme false insieme ad altri portavoce regionali che hanno deciso di non avvalersi della facoltà di non rispondere e di rilasciare il saggio grafico alla procura di Palermo.
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Dietrofront! Per il M5S adesso i giornali sono buoni!

La Di Benedetto, che non si è per nulla scandalizzata per il silenzio dei suoi colleghi di militanza davanti ai magistrati, si scandalizza oggi per i ritiri e sostiene che le comunarie costituiscano oggi “una grossa presa in giro nei confronti dei cittadini palermitani”, forse dimenticando che fino a qualche tempo fa il M5S espelleva chi osava mettere in dubbio la regolarità delle votazioni:

Sono molti gli articoli di stampa in questi giorni che definiscono a rischio la presentazione della lista del Movimento 5 Stelle a Palermo in seguito alle defezioni e ritiri dalla competizione di alcune donne candidate al consiglio comunale. Ciò che viene prospettato dai giornali, e finora mai smentito dai Portavoce regionali che stanno gestendo questa fase di creazione della lista palermitana, ovvero di richiedere a Casaleggio e a Beppe Grillo una deroga per inserire in lista delle candidate dell’ultimo minuto, delle riempi-lista insomma, sarebbe gravissima oltre a costituire un precedente nella storia del Movimento 5 Stelle.
A questo si aggiunge che, sempre secondo articoli di stampa, l’Arch. Giulia Argiroffi e l’Ing. Giancarlo Caparotta, avevano già comunicato allo Staff di Beppe Grillo l’intenzione di ritirarsi dalla corsa per il candidato sindaco alcuni giorni prima della graticola, ma che è stato chiesto loro di partecipare ugualmente al confronto pubblico per evitare che l’evento venisse annullato. Inoltre, è stato riportato da diversi giornali, anche qui senza alcuna smentita, che le rinunce dell’Argiroffi e di Caparotta siano finalizzate a convogliare i voti verso il candidato Ugo Salvatore Forello.
Non sono solita dare credito ai giornali e a notizie come questa, anche perché il Movimento non ha mai portato avanti, finora, comportamenti simili ma è evidente che il risultato ultimo di tutto questo sia una clamorosa presa in giro per i cittadini palermitani, sia quelli che hanno seguito la graticola dal vivo, sia quelli che l’hanno seguita on line e ne hanno letto sui giornali, sia quelli che credono nel M5S, e che questi atteggiamenti e giochetti non appartengano in nessun modo al Movimento 5 Stelle per come l’ ho conosciuto, quando le elezioni erano un momento marginale, una piccola parentesi di un lavoro e un progetto grande e bellissimo di rivoluzione sociale e culturale.

Come mai tutto questo astio? Il problema, come spesso succede in questi casi, è politico: dopo i ritiri dei tanti candidati infatti Cancelleri ha ricevuto il mandato di risolvere la grana “quote rosa”, ovvero delle sole nove donne in lizza (devono essere un terzo dei candidati) che potrebbe costringere i 5 Stelle a presentare una lista con soli 27 nomi. Si ipotizzano, scrive oggi Repubblica Palermo, due soluzioni: riaprire le “comunarie” soltanto per le donne oppure lasciare al candidato sindaco la possibilità di rimpinguare la lista con altre candidature. E infatti anche Riccardo Nuti ha parlato di “presa in giro” in riferimento alla graticola andata in scena a inizio settimana:
riccardo nuti
Intanto probabilmente lunedì si aprirà il voto. Poi sarà il momento della Notte dei Lunghi Coltelli.

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