Fatti
L'imbarazzante silenzio dei vip pro M5S sullo ius soli
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2017-06-19
Dopo la decisione del M5S di astenersi al Senato sullo ius soli i vip che sostengono il M5S non hanno detto una parola. Che abbiamo imparato da Di Maio e Di Battista l’arte della fuga quando le cose vanno male?
Uno spettro si aggira per l’Italia, è quello degli artisti “di sinistra” che hanno abbracciato il MoVimento 5 Stelle. Spettro nel vero senso della parola perché dopo la figuraccia del M5S sullo ius soli personaggi del calibro di Fiorella Mannoia, Sabrina Ferilli, Antonello Venditti o Claudio Amendola sono scomparsi. Eppure fino a non poco tempo fa invitavano a votare per il MoVimento “tradendo” la sinistra e il PD
L’imbarazzo di Fiorella Mannoia per il M5S
C’è chi, come Claudio Santamaria, si è impegnato in prima persona nella campagna elettorale di Virginia Raggi. Eppure dopo l’uscita della sindaca di Roma che ha riscoperto l’accoglienza zero nemmeno lui si è fatto sentire. Se non altro per dare un consiglio alla sindaca. E invece niente. Non una parola per commentare la posizione del M5S sullo ius soli, così come nessuno ha commentato le uscite di Luigi Di Maio contro le ONG e i taxi del mare in combutta con gli scafisti. Forse la questione non è di alcun interesse.
Oppure è solo imbarazzo? Così sembra di capire dalla risposta data dalla Mannoia ad un fan che le chiedeva di dire qualcosa sulla posizione del MoVimento riguardo la legge sullo ius soli. Ma questo imbarazzato silenzio dei vip di sinistra che sono passati a sostenere il M5S ci dice forse qualcosa di più. Ovvero che forse che dietro l’adesione di tanti Vip emigrati dalla sinistra al 5 Stelle c’era più la convenienza di stare con il nuovo che avanza per opportunismo che altro. Eppure una parolina su Di Maio che dice “pensiamo ai disoccupati, non allo ius soli” non sarebbe stata poi così male.
Curiosamente l’unica che ha criticato le uscite anti migranti del M5S e di Di Maio è stata Sabina Guzzanti. Ma era l’11 maggio e la Guzzanti ancora non ha detto nulla sulla scelta del MoVimento di astenersi al Senato sullo ius soli. Eppure che il M5S non veda di buon occhio i migranti e i loro figli non è una novità dell’ultima settimana.
Il silenzio dei cantanti del M5S
Poi c’è il caso di Fedez, lui non è mai stato di sinistra anzi: ha scritto l’inno del partito di Beppe Grillo. Qualche tempo fa Fedez ha spiegato che i 5 Stelle sono “gli unici che si oppongono al sistema“. Oggi invece è troppo impegnato ad organizzare il suo matrimonio e a sfoggiare l’ennesimo outfit per preoccuparsi di quello che succede in Parlamento. Forse non votare lo ius soli è un modo per essere contro il sistema e contro la Kasta rappresentata dai bambini “stranieri” nati in Italia. Magari quegli adolescenti che cantano le sue canzoni ai suoi concerti.
Il comico Dado, già protagonista al raduno pentastellato di Palermo, invece se la prende con la Raggi. Ma solo per la decisione di imporre il limite di 30 chilometri orari sulla Cristoforo Colombo. Dado insomma si occupa dei problemi concreti della Capitale, non di quisquilie come il piano per sgombrare i campi Rom, l’accoglienza dei migranti o la legge sullo ius soli.