Politica

Luigi Di Maio: «Pensiamo ai disoccupati, non allo ius soli»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-06-17

Intervistona del vicepresidente della Camera a Libero. Numeri come se piovesse!1!

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Luigi Di Maio oggi si fa intervistare da Francesco Bozzetti su Libero per dire che quest’anno in Italia «sbarcheranno 250mila immigrati» citando dati Frontex e che il governo si deve «occupare di lavoro e non di ius soli». L’intervista è sintetizzata così da Libero, mentre le risposte di Di Maio sono lunghi monologhi e sembrano essere state scritte prima.
luigi di maio ius soli
Luigi Di Maio (o più precisamente: Libero) non si è evidentemente accorto del fatto che non è il governo che si sta occupando dello ius soli, ma è il Senato che sta votando una legge già approvata alla Camera. In molti casi lo stesso Di Maio aveva detto che doveva essere il Parlamento a fare le leggi, come da Costituzione. Adesso che le sta facendo, evidentemente, non gli va più bene.

Onorevole Di Maio, dunque pensa che l’attuale ministro dell’Interno, che pure sembra voler contrastare l’immigrazione illegale, abbia fatto poco o nulla?
«Minniti gioca a fare lo sceriffo di destra nell’ennesimo governo di sinistra nato in provetta. Un governo,quello del Partito Democratico,che in Libia ha registrato un flop clamoroso e ha portato ad un aumento vertiginoso degli sbarchi. Se non c’è malafede, c’è inadeguatezza da parte del governo, palese incapacità di gestire un fenomeno che richiede invece una risposta immediata ed efficace».
[…]
Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha chiesto lo stop a nuovi immigrati. Il ministro Minniti le ha risposto picche e disposto l’invio di altri duemila migranti…
«Credo che il sindaco Raggi sia più legittimato di Minniti a dire cosa può o non può fare Roma. Il dato di fatto è che la Capitale oggi non è in grado di ospitare ulteriori centri di accoglienza, senza contare che gli esistenti presentano da anni diversi problemi. È una questione innanzitutto di sicurezza, tema su cui il Pd dimostra di non saper dare in alcun modo risposte».
Al Senato avete deciso di non votare lo «iussoli». Fa in qualche modo parte del cambiamento di rotta del M5S sul tema dell’immigrazione?
«Il motivo per cui abbiamo deciso di astenerci è semplice: è un tema che riguarda tutta l’Europa perché con le regole attuali chi diventa cittadino italiano ha lo status di cittadino Ue. Inoltre, è mai possibile che prima di pensare al lavoro, o a un piano per dare incentivi e sgravi alle imprese che assumono giovani, oppure a un reale sostegno per le famiglie monoreddito con figli a carico, il Pd pensi a far approvare lo “ius soli”? Dopo aver perso Alfano, Renzi cerca forse il sostegno dell’ala più a sinistra del Parlamento».

Non è ovviamente vero che Minniti abbia risposto alla Raggi inviando duemila migranti: forse per Francesco Bozzetti e Libero è difficile comprendere un concetto del genere, ma in realtà Minniti ha fatto notare che Roma, rispetto agli altri comuni e in base alle regole del ministero dell’Interno, sta accogliendo duemila migranti in meno. In ogni caso l’argomento “Pensiamo ai disoccupati, non allo ius soli” è un affare per Ben Altro:
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