Opinioni
Il M5S e i consiglieri Rai scelti con il sorteggio
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-03-03
Vengono scelti con sorteggio da parte dell’Agcom, dopo la pubblicazione di un avviso pubblico, i consiglieri della Rai nella proposta di legge del M5s illustrata da Roberto Fico alla Camera. Tale meccanismo è bilanciato dalla verifica a monte di precisi requisiti dei candidati e dall’intervento a valle delle Commissioni parlamentari, che può esprimere un parere […]
Vengono scelti con sorteggio da parte dell’Agcom, dopo la pubblicazione di un avviso pubblico, i consiglieri della Rai nella proposta di legge del M5s illustrata da Roberto Fico alla Camera. Tale meccanismo è bilanciato dalla verifica a monte di precisi requisiti dei candidati e dall’intervento a valle delle Commissioni parlamentari, che può esprimere un parere sfavorevole a maggioranza dei due terzi determinando così l’estrazione di un nuovo nominativo. «Mi appello al Pd: se vogliamo lo stesso obiettivo, via i partiti e il governo dal servizio pubblico, se non c’è nessun tipo di trucco, M5S c’è. Così diamo al paese una svolta. Se cambia la Rai, può cambiare l’Italia davvero», dice il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, nel corso della conferenza stampa. «Questa proposta di legge – ha spiegato Fico – serve a voltare pagina. Ed e’ da parte nostra un voler fortemente dialogare con tutte le forze parlamentari. Sappiamo che il Parlamento è competente di questa materia e così possiamo cambiare un’epoca. E’ finito il tempo della lottizzazione – ha sottolineato ancora – oggi possiamo voltare pagina. Noi siamo per il dialogo al 100% anche con il Pd all’interno del Parlamento e delle commissioni competenti. Dialoghiamo ad oltranza ma l’obiettivo deve essere chiaro per tutti – ha ripetuto – via partiti e governo dal servizio pubblico. E’ un’apertura al dialogo. Chiediamo di non dirci NO ma di aprire un dialogo serio, chiaro, trasparente». Lo schema completo della nomina dei consiglieri secondo i grillini:
L’Agcom predisporrà un avviso pubblico e i candidati – incensurati e che e negli ultimi sette anni non devono aver avuto ruoli di governo, in Parlamento o nei partiti – invieranno i curricula e un elaborato sulla propria visione strategica del servizio pubblico radiotelevisivo. Poi i candidati saranno uditi in Parlamento (che avrà diritto di veto) e infine nominati sempre dall’Agcom per sorteggio. Tra i consiglieri selezionati il ministro dell’Economia avrà facoltà di indicare il presidente. Infine la commissione di Vigilanza Rai sarà soppressa.
“Il MoVimento 5 Stelle vuole liberare la Rai dai partiti. Non a parole ma coi fatti”, si legge sul blog di Beppe Grillo a proposito della legge. “Abbiamo depositato in Parlamento – annuncia il sito del comico genovese – una proposta di legge per cambiare i meccanismi di nomina del consiglio di amministrazione, per renderlo finalmente indipendente dal potere politico e governativo”. “Finora il cda – ricorda il blog – e’ stato appannaggio dei partiti che hanno lottizzato la principale azienda culturale del Paese, scegliendosi i propri rappresentanti, in barba al merito e all’interesse dei cittadini, i veri proprietari della Rai. E’ ora di cambiare, chiudiamo un’epoca”.