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Il nuovo assetto del M5S per superare la regola dei due mandati
di dipocheparole
Pubblicato il 2019-06-01
Il nuovo assetto del MoVimento 5 Stelle annunciato da Luigi Di Maio servirà ad aggirare la regola dei due mandati? Il Giornale racconta oggi che il progetto è «staccare il personale parlamentare e ministeriale da quello che si occuperà del partito». Una riorganizzazione che, in futuro, permetterebbe anche di aggirare il limite dei due mandati, «occupando» […]
Il nuovo assetto del MoVimento 5 Stelle annunciato da Luigi Di Maio servirà ad aggirare la regola dei due mandati? Il Giornale racconta oggi che il progetto è «staccare il personale parlamentare e ministeriale da quello che si occuperà del partito».
Una riorganizzazione che, in futuro, permetterebbe anche di aggirare il limite dei due mandati, «occupando» nella nuova struttura interna al M5S tutti quegli esponenti diventati incandidabili a causa di una delle regole auree «a cui Davide non ha intenzione di rinunciare», fanno sapere gli amici di Casaleggio. Così, grazie a questa strategia, resterebbe in piedi anche l’ipotesi, circolata negli scorsi giorni, di uno «stipendio extraparlamentare» da consegnare a chi non potrà essere rieletto.
Appurato l’obiettivo finale, ora tocca seguire le convulsioni delle ultime ore. Il primo segnale della trasformazione è arrivato ieri, con le dimissioni di Riccardo Fraccaro, ministro ai Rapporti con il Parlamento, dal collegio dei probiviri del Movimento. Con Fraccaro ha lasciato l’organismo disciplinare interno la senatrice Nunzia Catalfo, presidente della Commissione lavoro a Palazzo Madama. I due saranno sostituiti a breve da due nuovi componenti, che saranno scelti con una votazione su Rousseau.
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