Lo spot in cui Elisabetta Canalis sostituisce la colazione con una bottiglia d’acqua: è polemica

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-08-30

L’attrice sarda è finita nel mirino per una pubblicità che – secondo molti – induce a comportamenti alimentari a rischio e promuove un’idea tossica del corpo femminile

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Nuovo spot, vecchia polemica. Elisabetta Canalis è finita di nuovo nel mirino dei critici per una pubblicità che promuove una nota marca di acqua. In particolare, la pagina Aestetica sovietica ha duramente criticato il messaggio che traspare da quei pochi secondi passati in tv: una bottiglietta d’acqua presentata come perfetto sostituto di un pasto, in questo caso la colazione. Il riferimento agli elementi nutritivi dell’acqua lasciano intendere che un paio di sorsi siano più che sufficienti.

Lo spot in cui Elisabetta Canalis sostituisce la colazione con una bottiglia d’acqua: è polemica

“Impossibile non mettere in relazione il fatto che abbia saltato la colazione con le indicazioni specifiche sulle sostanze nutrienti che l’acqua contiene” scrive Aestetica sovietica. “Fra le righe, nemmeno troppo, suona quasi come un invito a sostituire la colazione con l’acqua. D’altronde è quello che le abbiamo visto fare”.

Parliamo di uno spot che – come viene sottolineato da diversi utenti – passa in televisione con una grande frequenza, anche in prima serata e nelle cosiddette fasce protette.

Ma non è finita qui. Nel prosieguo dello spot si vede Elisabetta Canalis parlare con sé stessa attraverso la copertina di una rivista di moda. La Canalis della foto si rivolge a quella reale: “Sempre così in forma. Ma qual è il tuo segreto?” le domanda. Lei: “Ascolto il mio corpo e bevo un’acqua leggera con tanti nutrienti preziosi”. Un passaggio, questo, che è stato duramente criticato da Aestetica sovietica e non solo. C’è chi ha parlato esplicitamente di “diet culture”: ovvero una tendenza a promuovere stili di vita e, soprattutto, modelli di alimentazione sbagliati che incoraggino il ricorso a diete estreme o pericolose, oltre a riprodurre un’idea tossica e del corpo femminile.

Anche queste ragioni hanno spinto Aestetica sovietica a chiedere l’intervento dell’Agcom. Sulla polemica la diretta interessata al momento non è ancora intervenuta.

 

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