L'ipotesi Ancelotti per la Nazionale al mondiale in Russia

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-11-13

Ancelotti potrebbe sostituire Ventura anche in caso di passaggio del turno con la Svezia. Ma la soluzione avrebbe un costo esorbitante per le casse della FIGC

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Attualmente è libero, è apprezzato dai giocatori e avrebbe le capacità per far fare una figura dignitosa alla Nazionale italiana al mondiale in Russia. Per questo Carlo Ancelotti potrebbe sostituire in corsa Gian Piero Ventura non solo in caso di eliminazione stasera dopo Italia-Svezia, ma anche in caso di qualificazione. L’ipotesi, di cui si parla oggi sui giornali, viene quasi sussurrata e serve quasi a scacciare via il fantasma dell’eliminazione che certificherebbe il disastro più grande della Federazione italiana targata Tavecchio e Lotito. Tra gli altri, ne parla oggi Repubblica:

Carlo Tavecchio ieri ha raggiunto il ritiro di Appiano Gentile e oggi forse parlerà agli azzurri. Poi, si accomoderà in tribuna accanto a Giovanni Malagò, Evelina Christillin (consiglio Fifa) e Karl-Erik Nilsson (capo della federazione svedese). Le turbolenze hanno lasciato il segno e, in caso di qualificazione, gli azzurri dovranno sanare le crepe con il ct. Anche Ventura l’ha fatto capire: il ko di Madrid ha cambiato tutto, dopo il passaggio del turno ci saranno molte cose da dire.
Ma avrà raggiunto il risultato secondo il percorso che tutti si attendevano, gli spareggi. Intascherà un premio da 500 mila euro. Sarà intoccabile nel suo contratto da 1,5 milioni netti fino al 2020. Ma la sostituzione in corsa con un tecnico di maggiore appeal, Ancelotti, resterebbe una tentazione, o un tormentone.

tavecchio lotito

Se invece l’Italia non va al Mondiale, il contratto di Ventura sarà sciolto, la Nazionale sparirà dai radar – a settembre 2018 la prossima gara ufficiale, in Nations League – e la Figc finirà sotto accusa. Diventerebbe attuale l’avvertimento di Malagò, quel riferimento in un’intervista a Repubblica alle dimissioni di Abete nel 2014. Il capo del calcio non intende mica andarsene. È stato rieletto a marzo, rivendica i successi internazionali, considera l’introduzione del Var il suo fiore all’occhiello, avverte la fiducia del ministro Lotti.
E della scelta di Ventura aveva informato il presidente del Coni, come da statuto. Malagò difficilmente cambierà idea. Eserciterà la moral suasion, non avrebbe margini per commissariare la Figc. La catastrofe potrebbe ricompattare un’opposizione fin qui fragile. Il consiglio federale è monco: orfano dei rappresentanti delle leghe di A (tre) e B (uno) che sono commissariate. Il pallino lo avrebbe in mano Cosimo Sibilia, presidente Dilettanti: decisivo nella rielezione di Tavecchio, con il 34% dei voti, ma soprattutto uomo di Malagò.

Gli altri nomi appaiono fantasiosi: Conte, Mancini e Allegri hanno contratti blindati. Ma anche l’ipotesi di sostituzione in corsa appare difficile da perseguire, se non altro perché Tavecchio, con la lungimiranza che gli è propria, ha avuto la bella idea di rinnovare il contratto di Ventura con la clausola qualificazione: in caso di passaggio del turno con la Svezia il contratto del CT andrà automaticamente a scadenza nel 2020, quindi la Nazionale si troverebbe a pagare due stipendi di commissari tecnici. Se invece la Svezia dovesse eliminare gli azzurri, allora il cambio di panchina sarebbe automatico.

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