La protesta del M5S sulla scorta a Marco Carrai

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-05-16

“Carrai, l’amico di Renzi, nominato consigliere per la cybersicurezza non avendo titolo alcuno, se non quello di aver pagato per anni l’affitto della casa del premier a Firenze, sta probabilmente usufruendo di una scorta, ma non c’e’ certezza in merito. Carrai non e’ in forze a nessun dipartimento di sicurezza, e’ solo stato spinto dentro …

article-post

“Carrai, l’amico di Renzi, nominato consigliere per la cybersicurezza non avendo titolo alcuno, se non quello di aver pagato per anni l’affitto della casa del premier a Firenze, sta probabilmente usufruendo di una scorta, ma non c’e’ certezza in merito. Carrai non e’ in forze a nessun dipartimento di sicurezza, e’ solo stato spinto dentro Palazzo Chigi da Renzi e non si capiscono quali possono essere i motivi di sicurezza che gli valgono una scorta. Carrai e’ il simbolo dei privilegi della casta, donati agli amici degli amici. Vogliamo piena chiarezza su questa vicenda e ribadiamo ancora una volta che essere amico di Renzi non significa assolutamente capirci qualcosa di sicurezza nazionale, anzi significa metterla a rischio”. Lo affermano I portavoce del M5S alla Camera Angelo Tofalo e al Senato Vito Crimi e Bruno Marton, membri del Copasir.
marco carrai matteo renzi
ò Carrai è stato messo sotto scorta almeno da un anno: la decisione delle autorità risale al 2014. E i motivi riguarderebbero i pericoli derivanti dal terrorismo.

Leggi sull’argomento: La scorta per Marco Carrai

Potrebbe interessarti anche