L’ennesima aggressione omofoba: a Palermo una coppia gay è stata colpita da una baby gang

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-30

Erano in pieno centro: sono stati accerchiati, insultati e aggrediti. Uno dei due è finito in ospedale. Ma per qualcuno il ddl Zan non sarebbe una priorità

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Camminavano mano nella mano per le vie di Palermo. Erano alla ricerca di un hotel dove pernottare. Loro: due ragazzi che si amano, torinesi, che ieri sera erano in via dell’Università. E passeggiavano. Quando però a un certo punto sono stati letteralmente accerchiati, insultati, e aggrediti da una baby gang. Un gruppo di ragazzi molto giovani (probabilmente minorenni, ci sarebbero anche due ragazze tra loro) e molto omofobi, tanto che in pieno centro li hanno colpiti, ferendoli. E poi – quasi scontato dirlo – son fuggiti. Ora la polizia ha raccolto i filmati di videosorveglianza delle telecamere della zona e ora sta lavorando per capire chi siano questi ragazzi, dandogli un volto e un nome, per denunciarli. Anche perché uno dei due aggrediti è stato portato al pronto soccorso, dove è stato curato per aver riportato una ferita. “L’aggressione ad una coppia gay in via Maqueda rappresenta un atto vile che nulla ha a che vedere con il cambiamento culturale di una città che promuove, giorno dopo giorno, i diritti della persona – ha detto il sindaco della città Leluca Orlando – Questo episodio criminale ribadisce inoltre l’importanza e l’urgenza dell’approvazione del ddl Zan. La politica non può più perdere tempo”.

L’ennesima aggressione omofoba. Ecco a cosa serve il ddl Zan

Si tratta solo dell’ennesima aggressione nei confronti di una coppia omosessuale. Ricordate quella a Christopher Jeanne Pierre Moreno, che a Roma (stazione ferroviaria Valle Aurelia), è stato pestato insieme al compagno, perché colpevoli di baciarsi pubblicamente? E quella poi alla coppia di Torino, era il 9 maggio: Silvia, ragazza transgender era con il suo compagno. Anche loro passeggiavano mano nella mano, anzi a braccetto. Quando a un certo punto un uomo si è avvicinato e gli ha urlato: “fr*ci di merda! Io vi ammazzo!”. E ancora: “Non mi devi neanche guardare perché ti ammazzo! Devi stare muto…” Parlandomi al maschile, nonostante io fossi truccata, vestita al femminile e con il reggiseno”. E potremmo continuare così, con molti altri esempi (purtroppo). Ecco quindi le risposte a chi dice che il ddl Zan non serva e che in questo momento ci siano altre priorità. Basta leggere le storie di queste ragazze e ragazzi. Insultati, aggrediti, colpiti. Perché passeggiano mano nella mano. A chi può dar fastidio che una coppia passeggi mano nella mano o si baci all’aria aperta?

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