Silvia, la ragazza transgender aggredita a Torino mentre passeggiava col compagno: “Fr**i vi ammazzo!”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-10

L’aggressore ha poi tentato di colpirla con un calcio, urlando: “Non mi devi neanche guardare perché ti ammazzo! Devi stare muto”

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Eppure c’è chi dice che le priorità siano altre, e non l’approvazione del Ddl Zan. Torino, venerdì 7 maggio: Silvia, ragazza transgender, passeggia con il suo compagno per le strade della città. Dopo aver cenato insieme in un ristorante camminano a braccetto e mancano poco più di duecento metri all’hotel che avevano prenotato per soggiornare in città: “Quando un ragazzo si è alzato di scatto e ci ha urlato “fr*ci di merda! Io vi ammazzo!”. A raccontare la storia e intervistare Silvia è il sito Gay.itA loro dice anche che non si erano dati nemmeno un bacio e che non indossava neanche gonna e tacchi, ma solo “una felpa, un jeans e un po’ di trucco”. Continua: “Io l’ho guardato in faccia e lui mi ha detto “non mi devi neanche guardare perché ti ammazzo! Devi stare muto…” Parlandomi al maschile, nonostante io fossi truccata, vestita al femminile e con il reggiseno”.

Ma non è stato tutto lì (che comunque sarebbe già gravissimo). Perché questo individuo si è avvicinato a loro e ha provato a colpire Silvia, con un calcio. Lei però è riuscito a schivarlo: “Noi abbiamo fatto finta di niente, abbiamo cercato di mantenere la calma, in fondo eravamo soltanto a 200 metri dall’albergo, però era un punto isolato, non c’era in giro nessuno a parte noi. Lui continuava a urlarci dietro “froci! Froci di merda! Vi ammazzo! Non dovete dire niente!”. Una reazione che ha lasciato Silvia, che di solito non tiene mai il suo spray al peperoncino fuori dalla borsa (stavolta non l’aveva portato con sé), con la bocca aperta e infuriata. Perché – racconta – non è nuova a violenze di questo tipo. E anzi. Ma venerdì sera aveva pensato che a Torino fosse al sicuro: “Torino è una città lgbt-friendly, sta migliorando, non c’è bisogno che me lo porti dietro”, si era detta.

La reazione di Chiara Appendino, sindaca di Torino

A proposito di Torino: appresa la notizia, la sindaca Chiara Appendino ha voluto commentarla, richiamando alla necessità urgente che c’è di approvare il Ddl Zan. Ha scritto su Facebook:

A essere stata aggredita non è solo Silvia ma tutta Torino, a nome della quale voglio esprimere a lei e a tutta la comunità LGBT la più sincera vicinanza. Non sarà un simile, vigliacco, gesto a oscurare il nostro impegno per l’inclusione di tutte e tutti, ma è sempre più evidente la necessità di una legge, il ddl Zan.

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