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Cosa può ancora succedere sulla legge elettorale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-10-11

L’ultimo scoglio prima del varo del Rosatellum bis è il voto finale. Ma per affossare la legge ci vogliono 127 franchi tiratori se i deputati saranno tutti presenti

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Il governo incassa le prime fiducie sul Rosatellum bis tra le proteste in piazza e un’Aula pressoché vuota. Sono stati poco oltre 300 i voti a favore: la fiducia è passata grazie ai sì di PD, AP e le altre forze che sostengono l’esecutivo. Non hanno invece partecipato al voto gli altri sottoscrittori del patto sulla legge elettorale, Forza Italia e Lega, che però daranno entrambe il via libera finale alla riforma, così come i verdiniani e i fittiani. Domani terzo ed ultimo voto di fiducia, poi in serata il voto finale.

Cosa può ancora succedere sulla legge elettorale

Ed è il voto finale l’ultimo ostacolo prima del sì alla legge e del suo passaggio in Senato, dove probabilmente lo schema sarà ripetuto. Scrive l’ANSA che i partiti che sostengono il Rosatellum Bis sulla carta hanno numeri “bulgari”: 441 voti alla Camera con cui affrontare l’insidioso voto finale sulla legge. In particolare, il PD conta 283 deputati (ma 3 hanno detto che non voteranno la legge), AP ne ha 22, 19 la Lega, 14 Civici ed Innovatori, 50 Forza Italia, 6 le Minoranze linguistiche, 17 Scelta Civica-Ala, 12 Des-Cd, 11 Direzione Italia, 6 l’UDC e 4 il PSI. In totale sono appunto 441. Il Fronte del No conta invece su 164 voti: 43 sono di MDP, 11 di FDI, 88 di M5S, 17 di SI, 5 di Alternativa libera. Altri deputati del gruppo misto non si sono pronunciati.

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Rosatellum Bis: come funziona (Corriere della Sera, 8 ottobre 2017)


L’attenzione, spiega l’agenzia, è tutta puntata sull’ultimo voto della maratona che si concluderà domani, quello per approvare la legge nel suo complesso: oltre a non essere coperto dalla fiducia (alla Camera il regolamento lo vieta), quasi sicuramente si svolgerà a scrutinio segreto (basterà che 30 deputati lo chiedano e la presidenza dovrà concederlo). E’ quella, dunque, l’occasione in cui i franchi tiratori potrebbero colpire. Conti alla mano, se tutti i deputati parteciperanno al voto finale (tutti tranne la presidente della Camera, che per prassi non vota mai), per affossare la legge bisognerebbe che almeno 127 deputati cambiassero idea e trasformassero i loro sì in altrettanti no: i 441 voti del fronte del sì diventerebbero 314 e il Rosatellum sarebbe morto: a patto, però, che tutti gli altri deputati votassero no e nessuno si astenesse.

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