Le supersfide nei collegi uninominali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-01-30

Renzi contro Bagnai, Padoan contro Borghi, Di Maio contro Sgarbi, Casini contro Errani e Boschi contro Biancofiore: il risultato dei collegi uninominali ci dirà molto sulle prossime elezioni e su come è cambiato il vento in Italia dopo cinque anni di governo del centrosinistra

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Il bello delle elezioni è la competizione. E i collegi uninominali sono l’arena più adatta per farla diventare sfida vera. Infatti nessun big, nonostante le promesse e i propositi di Salvini e Renzi, andrà a incrociare i destini con un pari grado alle elezioni del 4 marzo: Matteo Renzi, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Luigi Di Maio e Pietro Grasso sono infatti tutti candidati in collegi e regioni diverse. Anzi, per quel che riguarda Salvini, il leader della Lega ha deciso di non gareggiare in nessun collegio uninominale, scegliendo invece 5 collegi plurinominali al Senato (Calabria, Lazio, Lombardia, Liguria, Sicilia).

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Le supersfide nei collegi uninominali (Corriere della Sera, 30 gennaio 2018)

Ma le sfide nei collegi uninominali saranno comunque appetibili: basta vedere Siena, per la Camera, dove il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, candidato per il Pd, se la dovrà vedere con il responsabile Economia della Lega, Claudio Borghi. Sfida che assume un significato anche simbolico, oltre che politico, per la vicenda delle banche. A Bologna, per il Senato, il centrista Pier Ferdinando Casini, alleato con il Pd, cercherà di strappare il seggio all’ex governatore emiliano e commissario straordinario per il terremoto del centro Italia (nominato dall’allora premier Renzi) Vasco Errani, che corre sotto il simbolo di Leu. Qui la questione è tutta politica: militanti e dirigenti locali dem hanno infatti protestato per il seggio assegnato a Casini, in una città storicamente di sinistra e per di più contro un esponente molto amato a sinistra come Errani.
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Le supersfide nei collegi uninominali (La Repubblica, 30 gennaio 2018)

Naturalmente non finisce qui: Maria Elena Boschi per il Pd dovrà vedersela nel collegio uninominale per la Camera di Bolzano contro la fedelissima del Cavaliere, Michaela Biancofiore (per M5s correrà Filomena Nuzzo, mentre per Leu Markus Frei). In Lombardia salta la sfida diretta tra Bruno Tabacci e Laura Boldrini. In quota +Europa nel collegio della Lombardia Milano 1 correrà Tabacci e a sfidarlo Leu ha candidato il costituzionalista anti-Italicum Felice Besostri, mentre per la coalizione di centrodestra correrà l’avvocato, ex componente del cda di Veneto banca e Mondadori, Cristina Rossello.

Le sfide nei collegi uninominali


Il candidato di Leu, Pietro Grasso, a Palermo si confronta con il direttore di Banca Etica Steni Di Piazza, messo in pista da M5S, e con il forzista di lungo corso Giulio Tantillo. Contro il presidente del Pd Matteo Orfini, a Roma, Di Maio schiera Lorenzo Fioramonti, l’economista nemico del Pil fatto rientrare dal Sudafrica, contro Emma Bonino la Meloni gioca la carta Federico Iadicicco, esponente del movimento per la vita. A Milano, nel collegio di Laura Boldrini, c’è Cristina Rossello, avvocato di Berlusconi nella causa contro l’ex moglie Veronica Lario. A Verona Pierluigi Bersani “trova” il capogruppo della Lega in Comune Vito Comencini. Il filo delle sfide clou arriva anche nel collegio del Senato di Nardò, dove della contesa fra D’Alema e la viceministra Teresa Bellanova potrebbe avvantaggiarsi M5S con l’uscente Barbara Lezzi.

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