Le dimissioni di Fioramonti e la favola di Esopo “Al Lupo Al Lupo”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-06

Anche oggi il ministro della Pubblica Istruzione minaccia di dimettersi se non gli danno 3 miliardi. E anche stavolta si dimette la prossima volta

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Lorenzo Fioramonti aveva minacciato di dimettersi se non avesse ricevuto tre miliardi (in biglietti di piccolo taglio?) per la scuola. I soldi non sono arrivati ma Fioramonti è ancora al suo posto al ministero della Pubblica Istruzione. In compenso ha deciso di rilasciare l’ennesima intervista (stavolta a Corrado Zunino di Repubblica) per minacciare le dimissioni:

Che distanza c’è tra i tre miliardi di euro che chiede e le risorse oggi sul tavolo?
«Larga. Dopo una serie di esecutivi che hanno tagliato sull’istruzione, non mi posso accontentare di un governo che smette di prelevare soldi dal Miur. Bisogna investire e con forza».

Innanzitutto deve convincere il ministro dell’Economia. Gualtieri ha fatto in fretta a togliere dall’agenda l’Iva sui prodotti non salutari né di prima necessità. È bastata la sconfitta dell’alleanza di governo in Umbria.
«Questo governo con questa Finanziaria deve fare tante cose, e io apprezzo lo sforzo: non far aumentare l’Iva, ridurre il cuneo fiscale, intervenire sulla sanità. Ma quella che io propongo è una questione centrale: ricerca, università, scuola. E il dibattito fin qui è stato insufficiente. Giorno e notte lo riproporrò e seguirò i lavori parlamentari, so che una Legge di bilancio ha un cammino lungo».

dimissioni lorenzo fioramonti

Rischia di passare per il bastian contrario del governo.
«In cima ai miei pensieri non c’è il consenso, so di che cosa ha bisogno il mio Paese e lo perseguo con convinzione. Poi, magari, scopro che la tanto sbeffeggiata tassa sulle bollicine è gradita al 70-80 % dei cittadini, che un’intera generazione di giovani vuole un mondo più pulito. Di fronte a tutto questo, Salvini chi è?».

La promessa si avvicina: “O tre miliardi a scuola e università o mi dimetto”.
«So che cosa ho detto e so che sono un uomo di parola.

Chissà se il ministro conosce la favola di Esopo “Al lupo, al lupo”. Che insegna che chi dice sempre bugie non viene creduto neanche quando dice la verità.

EDIT: La favola giusta da citare era quella di Esopo e non l’opera Pierino e il Lupo. Abbiamo corretto l’articolo dopo il commento che ci ha fatto notare l’errore su Disqus.

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