Ora per Laura Castelli sulla TAV si può discutere

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-23

Intervistata da Repubblica, la viceministra dice che i sindaci No TAV della Val di Susa stanno lavorando a un progetto di compromesso

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La viceministra all’Economia Laura Castelli parla oggi con Annalisa Cuzzocrea di Repubblica e fa sapere che sui minibot non c’è alcuna fretta e che su Bankitalia M5S e Lega sono pronti a un testo più equilibrato:

Assoggetterete Bankitalia all’esecutivo, come vuole un ddl firmato Lega-M5S?
«Il testo base modifica molto quel che c’è oggi. Credo che il Parlamento arriverà a una versione più equilibrata».

Insieme ai minibot è il perfetto preludio all’uscita dall’euro, lo sa?
«Oggi non sarebbe possibile uno scenario di questo tipo. Non è così».

Lo dice più di un economista.
«Vogliono solo spaventare».

Ma lei i minibot li condivide?
«In Italia c’è un grosso problema di compensazione crediti-debiti con le aziende. È uno dei motivi per cui le imprese falliscono. Per risolverlo bisogna agire trattando con Bruxelles. E sono certa che la tecnologia possa aiutare, a partire dall’implementazione del cassetto fiscale».

laura castelli

La Castelli chiude segnalando un clamoroso cambio di prospettiva M5S sulla TAV, che adesso è da ridiscutere e non da fermare:

È d’accordo con Di Battista: il limite del secondo mandato non deve valere se il governo cade ora?
«Non so perché sia uscito così su temi su cui c’è una discussione aperta. Col rischio di influenzarla».

Comprende la rabbia di Di Maio?
«Non amo le prese di posizione singole. Queste cose destabilizzano».

Preoccupata da questa frattura nel Movimento?
«Non la vedo come tale. Sono normali dinamiche di due persone con caratteri diversi».

Uno dei punti di frattura del governo invece potrebbe essere la decisione sulla Tav. Direte sì?
«Il dossier è in mano al presidente del Consiglio che incontrerà le controparti europee e francesi. Si tratta di un progetto vecchio di 20 anni che necessariamente va rivisto, ma al governo ho capito che non è tutto bianco o nero. E ci sono anche sindaci no Tav della Val Susa che stanno lavorando a un progetto di compromesso».

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