Torino, la strana storia dei mercatini di Natale "fascisti"

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-11-28

Dopo il flop dello scorso anno il Comune di Torino aveva promesso che sarebbe arrivato preparato all’appuntamento con l’edizione 2017 di “Natale coi Fiocchi” ma a pochi giorni dall’apertura dei mercatini esplodono le polemiche sulla “misteriosa” società che ha vinto il bando e sulla scelta di inserire nel logo un monumento fascista

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Non c’è pace per i mercatini di Natale a Torino. Lo scorso anno la manifestazione natalizia “Natale coi Fiocchi secondo gli esercenti fu un flop, soprattutto in alcune zone come Corso Marconi e Piazza Statuto. Tra piazze vuote e stand non allestiti molti furono quelli che criticarono la gestione del primo Natale a 5 Stelle della città. Per questo motivo l’assessore al Commercio Alberto Sacco spiegò che per prudenza l’Amministrazione comunale aveva scelto «di fare un bando limitato a un anno in modo da poter evidenziare eventuali criticità e avviare già da gennaio le procedure per il bando dei prossimi anni in collaborazione con la Soprintendenza e le associazioni di categoria». Natale è ormai alle porte e gli stand devono ancora aprire i battenti ma sui mercatini torinesi fioccano già le polemiche.

Per Stefano Esposito la società che ha vinto il bando è “la stessa” del 2016

Al centro della questione c’è la società che ha vinto il bando per l’edizione 2017 di “Natale coi Fiocchi”. Ad aggiudicarsi l’organizzazione della kermesse, con un’offerta da 512 mila euro, è stata la Mercatini di Bolzano Srl una società con sede a Bolzano, ma che secondo il senatore Stefano Esposito è il paravento dietro la quale si cela “Buongiorno Italia” la società responsabile della realizzazione della scorsa edizione del Natale torinese. La Mercatini di Bolzano Srl è l’unica ad essersi presentata alla gara per il Natale dei torinesi. Il 25 ottobre Esposito scrisse su Facebook che la società ha dei legami con la Buongiorno Italia Srl, la società che si aggiudicò la gara per l’edizione 2016 e con la quale il Comune ha un contenzioso aperto sulle inadempienze.
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La Mercatini di Bolzano Srl risulta essere – secondo il senatore Dem – una società creata “per l’occasione” dal momento che è stata costituita il 26 settembre (la gara per Natale coi Fiocchi è stata pubblicata il 20 settembre) e che ha iniziato la sua attività il 6 ottobre. Esposito sostiene che tramite la società “Servizi e Partecipazioni Srl” la Mercatini di Bolzano Srl condivide con Buongiorno Italia lo stesso Direttore Marketing. Mercatini di Bolzano Srl ha anche una pagina Facebook, creata il 5 ottobre 2017 e che al momento ha solo 92 “mi piace”. Strano per una società che “da anni” dice di occuparsi dell’organizzazione di eventi.
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Su quella pagina gli amministratori hanno pubblicato un comunicato stampa nel quale rendono noto di aver dato mandato ai propri legali di procedere ad ogni iniziativa “volta a tutelare l’onorabilità della società” ritenendo che le notizie date da Esposito gettano discredito sulla società.

La questione del logo “fascista” dell’organizzatore dei mercatini di Natale di Torino

A complicare le cose c’è ora il fatto che la società utilizzi come logo il Monumento alla Vittoria di Bolzano. Si tratta di un arco di trionfo realizzato tra il 1926 e il 1928 con dei fasci littori a fare da colonne. Da sempre il monumento è il simbolo dell’ideologia neofascista in Alto Adige. La scelta appare dunque alquanto singolare e ha spinto la consigliera comunale PD Chiara Foglietta a presentare un’interrogazione nella quale chiede alla sindaca Chiara Appendino e all’assessore Sacco di conoscere se la società sia la stessa che – con un altro nome – ha organizzato i mercatini del 2016.
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La Foglietta si sofferma anche sull’utilizzo del simbolo della società, ricordando come il monumento scelto sia un “emblema fascista e dei movimenti di estrema destra” e come l’Azienda di Soggiorno di Bolzano abbia avviato un’indagine sulla società al fine di verificare se l’utilizzo del logo sia stato autorizzato o meno. C’è però da dire che la prima immagine profilo della pagina, caricata alle 18:20 del 5 ottobre è una semplice M (di Mercatini probabilmente) maiuscola. Niente a che vedere con il contestatissimo logo caricato sulla pagina Facebook qualche minuto dopo.
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Secondo Repubblica però il font della M del logo incriminato ricorda il fregio dei “Battaglioni M” (dove la M stava per Mussolini) che combatterono durante il fascismo come unità della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale.

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Il logo della Mercatini di Bolzano Srl

Non è chiaro però quanto intenzionale sia stata la scelta, e quanto invece non possa essersi trattato di una “svista” dovuta al fatto che – ad esempio come sostiene il Senatore Esposito – la società non è di Bolzano e non conosce il significato di quel monumento. Oppure il logo potrebbe essere stato scelto in fretta vista la necessità di lanciare la pagina prima della partenza di “Natale coi Fiocchi 2017”. D’altra parte c’è il fatto che il logo di una società che organizza mercatini di Natale utilizzi proprio quel monumento (che pochi associano all’immaginario del Natale a Bolzano) e lo faccia usando uno sfondo nero solleva più di qualche dubbio.
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Al momento però sui canali ufficiali e social della Mercatini di Natale Srl tutto tace. Abbiamo chiesto un commento all’Azienda di Promozione Turistica di Bolzano in merito alla questione dell’indagine in corso e alla Mercatini Srl  riguardo la scelta del logo. Aggiorneremo questo articolo con le risposte che ci verranno fornite.
EDIT: L’ufficio stampa di Mercatini di Natale Srl precisa che la scelta del logo “non ha alcun significato politico” ed è stato del tutto casuale la decisione di utilizzare il Monumento alla Vittoria, il font della lettera M e il colore nero dello sfondo.
EDIT 2: L’assessore al Commercio di Torino, Alberto Sacco, è intervenuto sulla questione del logo “fascista” assicurando che il Comune verificherà se si tratta di un logo fascista: «anche se la città ha altri problemi che non un logo, faremo le opportune verifiche e se emergerà che quell’immagine è stata usata proprio per richiamare il fascismo chiederemo che venga cambiato». Sacco ha aggiunto di non essere “un esperto di fascismo o di simboli fascisti”. Ed in effetti in questo caso non era semplice accorgersene, tant’è che anche il PD inizialmente non ci aveva fatto caso. Alla dichiarazione dell’assessore ha replicato la consigliera comunale Foglietta che ha dichiarato «Apprendo con molto stupore che l’assessore al Commercio della Città di Torino, Alberto Sacco, non sia un esperto di fascismo e di simboli fascisti e sono sollevata dal fatto che si procederà ad effettuare le opportune verifiche in merito al logo usato da Mercatini di Bolzano srl, la società che si è aggiudicata il bando per gestire i mercatini di Natale coi Fiocchi 2017».
 

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