La standing ovation del Congresso USA al presidente ucraino Zelensky | VIDEO

Categorie: Attualità, Fatti

Come già accaduto al Parlamento britannico, anche oggi Zelensky ha fatto il pieno di applausi in collegamento con gli Stati Uniti

La storia si ripete. Dopo gli applausi ricevuti una settimana fa da tutti i parlamentari britannici, oggi Volodymyr Zelensky ha ricevuto è stato accolto da una standing ovation all’inizio del suo collegamento con il Congresso USA. Il Presidente dell’Ucraina ha parlato a cuore aperto della situazione che sta vivendo il suo Paese da tre settimane, dall’inizio dell’invasione russa che sta provocando morte e distruzione.



Zelensky, il discorso al Congresso USA e la standing ovation

L’intervento di Zelensky è avvenuto ovviamente, in collegamento. Tra i passaggio principali del suo discorso, c’è stata anche una semicitazione di Martin Luther King:



“I have a dream (ho un sogno). E ho una necessità: mi serve che proteggiate i nostri cieli”.

Poi, il Presidente ucraino ha proseguito chiedendo un maggiore impegno da parte dell’Occidente per fermare Vladimir Putin e le sue azioni da “crimini di guerra”.

“In questo momento si decide il destino del nostro Paese: gli ucraini saranno liberi? E riusciranno a difendere la loro democrazia? I russi hanno attaccato brutalmente i nostri valori e la nostra libertà, ma noi vogliamo scegliere il nostro futuro. Vogliamo una no-fly zone umanitaria. E’ troppo chiederla per salvare delle vite?”.

Si torna, dunque, a chiedere a gran voce la no-fly zone per spingere lontano dalle città ucraine gli aerei militari russi che continuano a bombardare senza sosta. Poi la chiosa su se stesso:

“Ho quasi 45 anni ma il mio cuore si è fermato insieme a quello dei 100 bambini uccisi, per me non ha più senso vivere se non fermo la morte, questo è il mio compito principale come leader”.

Il tutto tra gli applausi del Congresso USA. Il tutto mentre si paventa un possibile incontro tra lo stesso Zelensky e Vladimir Putin, con la Turchia che si è candidata a ospitare questo tentativo di pace.