La storia si ripete. Dopo gli applausi ricevuti una settimana fa da tutti i parlamentari britannici, oggi Volodymyr Zelensky ha ricevuto è stato accolto da una standing ovation all’inizio del suo collegamento con il Congresso USA. Il Presidente dell’Ucraina ha parlato a cuore aperto della situazione che sta vivendo il suo Paese da tre settimane, dall’inizio dell’invasione russa che sta provocando morte e distruzione.
Ukrainian Pres. Volodymyr Zelenskyy greeted with a standing ovation before delivering virtual address to the U.S. Congress. https://t.co/LnMQ7QDUih pic.twitter.com/pvMsa4hrDd
— ABC News Politics (@ABCPolitics) March 16, 2022
L’intervento di Zelensky è avvenuto ovviamente, in collegamento. Tra i passaggio principali del suo discorso, c’è stata anche una semicitazione di Martin Luther King:
“I have a dream (ho un sogno). E ho una necessità: mi serve che proteggiate i nostri cieli”.
Poi, il Presidente ucraino ha proseguito chiedendo un maggiore impegno da parte dell’Occidente per fermare Vladimir Putin e le sue azioni da “crimini di guerra”.
“In questo momento si decide il destino del nostro Paese: gli ucraini saranno liberi? E riusciranno a difendere la loro democrazia? I russi hanno attaccato brutalmente i nostri valori e la nostra libertà, ma noi vogliamo scegliere il nostro futuro. Vogliamo una no-fly zone umanitaria. E’ troppo chiederla per salvare delle vite?”.
Si torna, dunque, a chiedere a gran voce la no-fly zone per spingere lontano dalle città ucraine gli aerei militari russi che continuano a bombardare senza sosta. Poi la chiosa su se stesso:
“Ho quasi 45 anni ma il mio cuore si è fermato insieme a quello dei 100 bambini uccisi, per me non ha più senso vivere se non fermo la morte, questo è il mio compito principale come leader”.
Il tutto tra gli applausi del Congresso USA. Il tutto mentre si paventa un possibile incontro tra lo stesso Zelensky e Vladimir Putin, con la Turchia che si è candidata a ospitare questo tentativo di pace.