La pubblicità dei free vax con Montagnier sul Fatto Quotidiano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-12-02

Sul Fatto Quotidiano di oggi a pagina 9 compare una comunicazione pubblicitaria chiamata “Parliamo di vaccini” e firmata da “Genitori in cerca di risposte”, e che contiene una lunga dichiarazione di Luc Montagnier, salito con gran vigore, da ormai oltre cinque anni, sul carro degli antivaccinisti americani. Montagnier è anche colui che aveva paventato un rischio-ebola …

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Sul Fatto Quotidiano di oggi a pagina 9 compare una comunicazione pubblicitaria chiamata “Parliamo di vaccini” e firmata da “Genitori in cerca di risposte”, e che contiene una lunga dichiarazione di Luc Montagnier, salito con gran vigore, da ormai oltre cinque anni, sul carro degli antivaccinisti americani. Montagnier è anche colui che aveva paventato un rischio-ebola per l’Italia qualche tempo fa sostenendo falsamente che la malattia si potesse trasmettere attraverso il contatto con la pelle.
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Montagnier in Italia è famoso per un’intervista a Le Iene in cui affermava, falsamente, che l’AIDS si potesse trasmettere con un bacio. Ma non è questa la peggiore di Montagnier. La peggiore viene raccontata da Andy Lewis qui, e risale al 2009: nel gennaio di quell’anno Montagnier pubblicò i risultati di una ricerca che affermava che il DNA poteva indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali manterrebbero poi “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso. Queste onde radio possono essere associati con “nanostrutture” nella soluzioni che potrebbe essere in grado di ricreare l’agente patogeno. Il tutto condito con affermazioni prima e pubblicazioni di presunti studi e ricerche poi che sostenevano gli effetti delle cure omeopatiche. Uno studio che venne giudicato «privo di validità scientifica poiché carente riguardo al protocollo sperimentale, alle apparecchiature usate, alle semplici basi teoriche». Non bastasse questo, ci sarebbe anche la storiella dei 35 premi Nobel che hanno chiesto la rimozione di Montagnier da direttore part time del Centro Chantal Biya internazionale di riferimento (CIRCB) a Yaoundé con una lettera scritta da Richard Roberts, biologo molecolare e a sua volta premio Nobel, il quale si dimise dal centro in polemica insieme ad altri membri dal consiglio scientifico. Nella lettera si accusava Montagnier di aver abbracciato teorie lontane dalla ricerca scientifica, come quella dell’acqua che conteneva memoria degli agenti patogeni non più presenti in essa e quella sulle onde elettromagnetiche emesse dalle sequenze del DNA, utili a diagnosticare malattie.

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