La manifestazione degli aspiranti agenti di polizia “dimenticati” da Salvini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-20

Nella giornata di mercoledì 18 dicembre, i 455 idonei con riserva del concorso per agenti di Polizia, sono scesi in piazza per avere delle risposte dal Governo sulla complicata vicenda che li appunto vede coinvolti. La manifestazione ha avuto luogo in Piazza dell’Esquilino in Roma. I motivi che hanno spinto i 455 giovani a scendere …

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Nella giornata di mercoledì 18 dicembre, i 455 idonei con riserva del concorso per agenti di Polizia, sono scesi in piazza per avere delle risposte dal Governo sulla complicata vicenda che li appunto vede coinvolti. La manifestazione ha avuto luogo in Piazza dell’Esquilino in Roma. I motivi che hanno spinto i 455 giovani a scendere in piazza risiedono nel chiedere risposte concrete alla loro situazione. Nel 2017 hanno partecipato al concorso per allievi agenti della Polizia di Stato; nel mese di febbraio 2019 un emendamento approvato nel “decreto semplificazioni” ha stabilito lo scorrimento della graduatoria del concorso del 2017 applicando tuttavia dei requisiti differenti da quelli indicati nel bando. Sono stati così esclusi migliaia di candidati non in possesso del diploma di scuola superiore e di età superiore a 26 anni alla data del 1 gennaio 2019 (i requisiti indicati nel bando di concorso al quale avevano preso parte nel 2017 richiedevano tra i tanti la licenza media e non aver compiuto il trentesimo anno di età).

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Tramite il Tar i candidati che hanno presentato relativo ricorso amministrativo, sono stati ammessi in via cautelare allo svolgimento delle successive prove di selezione, dalle quali in 455 hanno conseguito l’idoneità. Idoneità con riserva in relazione appunto al ricorso in atto. Il Tar del Lazio prima e il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale poi, li hanno ammessi alla frequentazione dei corsi di formazione iniziati il 29 agosto 2019. Tuttavia non sono bastate le ordinanze degli organi giurisdizionali predisposti ad avviare i 455 idonei con riserva ai rispettivi corsi di formazione. La cosa che più colpisce, al di là dell’esclusione in sé, è il fatto che ad oggi si trovino al corso di formazione candidati ugualmente idonei ma in possesso dei nuovi requisiti introdotti e applicati a posteriori (a distanza di due anni dallo svolgimento del concorso) con punteggi di gran lunga inferiori rispetto ai candidati con riserva attualmente esclusi. Durante i lavori dei giorni scorsi sulla definizione della Legge di bilancio dello Stato, ben 6 emendamenti sono stati presentati praticamente da tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, ma che purtroppo non hanno avuto esito positivo, essendo stati inizialmente resi ammissibili e segnalati per poi essere ritirati o comunque non approvati.

Durante lo svolgimento dei lavori sul d.lgs. recante “disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di Polizia” Atto n. 119 il Governo si è impegnato formalmente con le parole del Vice Ministro Crimi ad individuare una soluzione al problema dei 455 idonei con riserva. Da qui le motivazioni che hanno spinto i diretti interessati a scendere in piazza per avere delle risposte concrete e pratiche per risolvere la problematica che li vede in una fase di stallo burocratico e che impedisce loro nonostante i meriti di essere al corso di formazione. Al fianco degli idonei con riserva sono scesi l’On. Emanuele Fiano (Partito Democratico) e l’On. Antonio del Monaco (Movimento 5 Stelle), rispetti relatori del d.lgs. sul riordino delle carriere che vede appunto gli idonei con riserva inclusi in un’osservazione. Quello che hanno ribadito i relatori è stato il loro continuo e massimo impegno a risolvere complessivamente la questione, con l’intento di continuare la battaglia in Parlamento fino a che non sarà risolta.

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Hanno preso parte alla manifestazione anche l’On. Deidda e i Sen. Rauti e La Russa di Fratelli d’Italia, l’On. Giannone (Gruppo Misto), il Sen. Damiani (Forza Italia) e il Sen. Richetti (Azione). Il messaggio che hanno ribadito è quello di trovare il più presto possibile una soluzione all’evidente e grave ingiustizia che questi ragazzi hanno subito, facendo forza proprio sul Governo, tramite l’emanazione di un decreto che ponga fine al lungo e costoso contenzioso. Da tenere ben presente, è stato fatto notare dai vari esponenti che hanno preso parola, la variabile tempo e cioè risolvere la problematica nell’immediato proprio per evitare che possa complicarsi ulteriormente. In rappresentanza di tutto l’arco costituzionale è stato preso l’impegno da parte dei politici presenti di istituire un tavolo tecnico con il Ministro dell’Interno Lamorgese, per individuare una soluzione e per avere in ogni caso delle risposte sicure e certe. Tra i presenti anche l’Avvocato Leone, rappresentante legale di numerosi idonei con riserva, che è sceso in piazza accanto ai ragazzi per ricordare quanto fosse importante esserci e che in democrazia tutti, compreso i ministeri, sono tenuti al rispetto della legge e dei provvedimenti del Giudice. In piazza hanno sostenuto la causa anche numerosi sindacati di Polizia, e hanno preso parte esprimendo vicinanza e sostegno le sigle che ricordiamo: Silp CGIL, FSP, SAP, SIAP, Anip Italia Sicura.

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