Fact checking
La mamma no-vax di Latisana che non vuole consegnare l'autocertificazione all'asilo
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2017-09-12
Il ministero ha predisposto un modulo che consente temporaneamente anche ai non vaccinati di essere iscritti all’asilo fino al 10 marzo. Ma i genitori no-vax non lo vogliono firmare perché a loro dire costituisce una violazione della privacy. La mamma della bambina di Latisana è una di questi e in barba alla privacy lo scrive in un post pubblico su Facebook con tanto di foto e nome della bambina…
A Latisana ieri è esploso il caso di una mamma che ha visto respingere la sua figlia dalla scuola dell’infanzia “Rosa De Egregis Gaspari”. La bambina non è vaccinata, ma in virtù della deroga prevista dalla circolare ministeriale la mamma avrebbe potuto lo stesso farla iscrivere all’asilo presentando l’autocertificazione e barrando la casella dove è scritto che il genitore “ha omesso o differito una o più vaccinazioni“. In virtù di questa autocertificazione il genitore può prendere tempo fino al 10 marzo 2018 per consegnare il libretto vaccinale e mettersi in regola con le disposizioni di legge.
La lotta degli anti-vax che contestano violazioni della privacy
La strategia di alcune associazioni no-vax che combattono per “la libertà di scelta” in campo vaccinale è però quella di non presentare alcuna autocertificazione. Il motivo è che consegnare quell’autocertificazione al personale scolastico costituirebbe, secondo le associazioni anti-vax, una violazione della privacy del bambino (il Garante però non è dello stesso avviso). La mamma della bambina rifiutata dall’asilo di Latisana ha pertanto deciso di non presentate l’autocertificazione contestando proprio il fatto che “i dati forniti saranno trattati dal personale scolastico, docente e non docente”.
La madre, che si preoccupa della privacy della piccola, ha postato un lungo resoconto della vicenda sul suo profilo Facebook. La visibilità del post è settata su “pubblico” ed è corredato da una foto della madre con la bambina (della quale nel post viene anche fatto il nome).
La signora si lamenta del fatto che la figlia è stata esclusa dall’asilo in quanto non ha compilato e firmato l’autodichiarazione da loro imposta dalla regione FVG. Dichiarazione che consentirebbe a sua figlia di frequentare l’asilo anche se non vaccinata. Almeno fino al 10 marzo 2018. Ma la mamma non ha intenzione di produrre quel documento come consigliato ad esempio da questa associazione per la Libertà dall’Obbligo Vaccinale.
Per cercare di risolvere la situazione sono dovuti intervenire i Carabinieri che non hanno potuto far altro che verbalizzare l’accaduto. La bimba è stata ammessa con riserva solo per un giorno.
Non sono anti-vax ma…
Repubblica riferisce che la mamma sostiene di avere intenzione di vaccinare la propria figlia. Ma andando a guardare il suo profilo Facebook si nota come sia uno dei tanti profili di genitori “free-vax” che pretendono libertà di scelta perché ritengono che i vaccini siano dannosi e pericolosi.
L’immagine del profilo è personalizzata con il badge del movimento arancione che ha manifestato a Pesaro e sotto Montecitorio contro la legge sull’obbligo vaccinale. La madre ha postato la notizia che la riguarda all’interno di uno dei tanti gruppi nazionali per la libertà di scelta in merito alle vaccinazioni.
Nei commenti al suo post la signora spiega di essere in regola con la legge cosa vera solo in parte dal momento che non ha presentato la certificazione-
E parla esplicitamente della possibilità di “raggirare l’obbligo” spiegando che è sufficiente prendere un appuntamento all’ASL per consentire alla bambina di entrare all’asilo indipendentemente dal fatto di scegliere se vaccinare o meno.
Una mattinata da dimenticare, commenta sconsolata la mamma. Che però riceve la solidarietà di altre mamme.
Soprattutto di una signora che commenta “mattinata da tenere bene a mente per molti che sono contro le nostre scelte”. Ovviamente si tratta di un’altra antivaccinista.
EDIT:
Questa mattina la bambina accompagnata ieri a scuola dalla mamma che rifiutava di firmare l’autocertificazione di avvenuta vaccinazione è stata regolarmente accolta all’asilo. Il legale della famiglia ha presentato questa mattina la cartolina di invio della raccomandata con cui la signora ha chiesto un appuntamento all’azienda sanitaria per la vaccinazione. A riferirlo all’ANSA è il sindaco di Latisana, Daniele Galizio, che sottolinea che a questo punto “c’erano gli elementi per accogliere la bambina in asilo”. Il sindaco ha aggiunto che ieri era stato spiegato ieri alla signora “che aveva prodotto solo una lettera senza prova dell’invio di una raccomandata, di una pec o di un numero di protocollo”. Il primo cittadino di Latisana ha concluso spiegando che l’asilo si è comportato in modo corretto e che la bambina “non è stata né trattata male né allontanata, ieri è rimasta in asilo fino alle 13 in attesa che si delineasse la situazione”.