La lezione della Roma che dice no alla Superlega

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-20

“”L’AS Roma è fortemente contraria a questo modello “chiuso”, perché totalmente in contrasto con lo spirito del gioco che tutti noi amiamo”

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La Roma, società che ora è di proprietà dell’imprenditore statunitense Dan Friedkin, ha detto no alla Superlega. (Ovviamente) non fa parte dei club fondatori, che hanno storia, giocatori, e brand molto più importanti della società della Capitale, ma comunque sarebbe potuta rientrare tra quelle cinque squadre che verranno scelte ogni anno in base ad alcuni meriti. Lo stesso Florentino Perez, presidente del Real Madrid e della nuova Super League, aveva nominato i giallorossi nella lunga intervista che nella tarda serata di ieri ha rilasciato al canale televisivo spagnolo Mega, inserendola tra quelle che ipoteticamente avrebbero potuto essere pescate: “La meritocrazia non può esserci per 50 squadre, però ci sono club come Roma, Napoli e molti altri che hanno diritto di partecipare e studieremo la formula perché possano qualificarsi. I 15 club fondatori sono quelli che contano di più in termini di intrattenimento. Anche il Napoli e la Roma avranno la possibilità di essere nella competizione alternativamente”. Ma la Roma si è sfilata, così come hanno fatto già altre squadra corteggiate dal presiedente, come Porto e Ajax.

Il comunicato della Roma

“Lavoriamo per capire se accettano”, aveva detto Perez. Oggi è arrivata la risposta ufficiale della Roma, che ha pubblicato il comunicato sul proprio sito:

Ci rivolgiamo ai nostri incredibili tifosi e sostenitori dopo il recente annuncio di una “super league” divisiva.

L’AS Roma è fortemente contraria a questo modello “chiuso”, perché totalmente in contrasto con lo spirito del gioco che tutti noi amiamo. Certe cose sono più importanti del denaro” e noi restiamo assolutamente impegnati nel calcio italiano e nelle competizioni europee aperte a tutti. Non vediamo l’ora di continuare a lavorare con la Lega Serie A, la Federazione Italiana, l’ECA  e l’UEFA per far crescere e sviluppare il gioco del calcio in Italia e in tutto il mondo. I tifosi e un calcio accessibile a tutti sono al centro del nostro sport e questo non deve essere mai dimenticato.

L’altra squadra che il presidente della Superlega ha dichiarato di pensare di ospitare è il Napoli. E, al numero uno Aurelio De Laurentis non dispiacerebbe dire di sì. Anzi: rumor dicono che lui non aspetti altro che essere contattato da Florentino Perez.

 

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