La giravolta di Tommaso Cerno dal PD al Gruppo Misto passando per Italia Viva

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-27

Italia Viva lo aveva accolto con tanto di bannerino. Ma lui ha litigato con Renzi e si è iscritto al Misto. Da dove, dice, ripartirà verso il Congresso del PD. Per tornarci?

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Dopo lo show sul PD che gli ha chiesto il pizzo per parlare che potete ammirare nel video qui sopra, il senatore Tommaso Cerno, ex giornalista de L’Espresso, continua a dare spettacolo e non si iscrive più al gruppo di Italia Viva al Senato, ma passa al gruppo Misto. La notizia, che circolava ieri mattina a Palazzo Madama, è confermata dalla capogruppo del gruppo Misto Loredana De Petris. Lo stesso Cerno avrebbe spiegato ad alcuni colleghi che il mancato approdo fra i renziani sarebbe dovuto a dissapori con Matteo Renzi che non avrebbe mantenuto dei patti sottoscritti con lui.

tommaso cerno italia viva

Cerno dice all’Adnkronos: “Da lì (ovvero dal gruppo misto, ndr) lanceremo una grande forza progressista e ecologista, seria. Per sfidare il Pd”. Dove? “Al congresso”, risponde Cerno. “Una forza ecologista che sfida il Pd e il governo del ‘sempre gli stessi’ si farà sentire al congresso. Se è vero che Zingaretti aprirà le porte alla società civile”. “Per ora quando si parla con il Pd di libertà di espressione emerge sempre la loro indole penale… Ho sempre detto che uscivo dal gruppo del Pd. Ho il massimo rispetto per il presidente Marcucci. La mia critica è al segretario”, aggiunge Cerno. E con Italia Viva e Matteo Renzi che cosa è successo? “Il dialogo resta sempre aperto con tutto. Stimo Matteo. Ma -conclude il senatore all’Adnkronos- il mio percorso non ha in questo momento bisogno di capi né di dottrine”. E aggiunge: “La sesta stella non ha senso in una forza centrista … io credo davvero alla piazza che diventa seggio… più di Di Maio e Grillo. Come anche Renzi pensava nel 2014”. La ‘sesta stella’ di cui Cerno parlò anche nel suo intervento al Senato, nell’agosto scorso, quando votò in dissenso dal Pd sulla Tav e firmò la mozione di M5S. “Ho firmato la mozione di un altro Gruppo, del MoVimento 5 Stelle, e ringrazio il capogruppo Patuanelli per aver accolto la mia firma, una specie di sesta stella in questo Parlamento che sta cambiando davanti ai nostri occhi in queste ore”. Insomma, l’idea è di ripartire di lì. E magari poi rientrare di nuovo nel PD, visto che vuole farsi sentire al Congresso. Non è tutto meraviglioso?

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