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Il clamoroso flop del Partito Democratico a Roma
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2016-06-06
Giachetti doppiato dalla Raggi nei voti percentuali, democratici con un quarto dei voti in meno rispetto alle precedenti elezioni e vittorie soltanto nel I e nel II Municipio. I dati sono ancora provvisori, ma la sconfitta è innegabile
Il ballottaggio deciderà chi sarà sindaco tra Virginia Raggi e Roberto Giachetti, ma a Roma c’è un dato incontrovertibile con cui i dirigenti del Partito Democratico dovranno fare i conti, se non altro per assumersene pubblicamente la responsabilità: il PD a Roma è crollato. Il M5s è il primo partito nella Capitale con il 35,51% dei voti, più del doppio delle preferenze del Pd, che è al 17,18%. Dietro c’è Fratelli d’Italia, con il 12,28%. La lista civica per Marchini e Forza Italia si attestano rispettivamente al 4,65% e al 4,22%. La Lega-Noi con Salvini raccoglie il 2,72%, mentre Sinistra per Roma è al 3,94%
La clamorosa débâcle del Partito Democratico a Roma
Mentre sono state scrutinate 2460 sezioni su 2600 il Partito Democratico ha racimolato infatti 192507 voti e quando finalmente il ministero dell’Interno comunicherà i risultati definitivi il computo totale si dovrebbe fermare a 203mila, più o meno; la lista civica che appoggia Giachetti ne ha portati a casa 46mila.
I confronti con le precedenti elezioni a Roma sono impietosi. Al primo turno Ignazio Marino prese più di 500mila voti; il solo Partito Democratico aveva portato a casa la bellezza di 267mila voti, la civica di Marino oltre 75mila: per il PD si tratta del 22% dei voti in meno.
Alle elezioni europee del 2014 il Partito Democratico aveva portato a casa 506mila voti: qui il confronto non è possibile visto che si tratta di elezioni diverse, ma il rapporto tra le dimensioni è impietoso.
Alle elezioni del 2008, quando il candidato del Partito Democratico era Francesco Rutelli, i voti per il PD furono 520mila.
La pentastellata Virginia Raggi è in testa in tredici Municipi su 15. En plein di voti a Ostia, il municipio del litorale romano commissariato per mafia, dove raggiunge quasi il 44% dei voti e nelle periferie, da Tor Bella Monaca al Tiburtino. Giachetti la batte solo in I Municipio (centro storico) e nel II (Parioli-San Lorenzo). A Roma “sapevamo che partivamo con una situazione di difficoltà, ma abbiamo lavorato con impegno e individuato una candidatura di rilievo come quella di Giachetti. E di strada ne abbiamo fatta”. Arrivati dunque al ballottaggio la lotta “si polarizza sui sindaci e perde di intensità dal punto di vista politico. Noi parleremo con tutti”, ha detto il vicesegretario Pd, Lorenzo Guerini in una intervista a Il Corriere della sera. E sul dato dell’affluenza alle urne ha osservato: “E’ restata comunque sopra il 60%, un dato che ritengo fisiologico. A Londra ha votato il 40%, per dire. Non sottovaluterei, ma neanche drammatizzerei questi numeri”. Contento lui.