Attualità
Adesso i No Green Pass hanno anche un inno (di cui non avevamo bisogno) | VIDEO
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-10-20
Sembra un canto da Chiesa. Un misto tra un testo scritto da Povia e da Enrico Ruggeri. È stato cantato sul palco della manifestazione contro la certificazione verde a Trieste
Hanno scomodato immagini della Madonna, forse per dare sacralità alla manifestazione dopo che alcuni dei manifestanti sgomberati lunedì mattina dal porto di Trieste avevano anche recitato il rosario sotto la guida di Stefano Puzzer. E ora ad accompagnare le manifestazioni di chi sta protestando contro l’estensione della certificazione verde al mondo del lavoro è nato anche l’Inno dei No Green Pass. E non è quel coro “la gente come noi non molla mai” gridato davanti alla polizia dai “portuali”.
Trieste. Va tutto molto, ma molto bene.
Io
non
ce
la
faccio
a
farcela. pic.twitter.com/DxbShxs6fb— abbacchiett♥ (@Gio_Ebasta) October 19, 2021
Inno No Green Pass, la canzone cantata dal palco di Trieste
Una canzone che sembra essere un miscuglio tra tanti generi: da quello ecclesiastico (una sorta di “alleluja” declinato) a quel rock-pop con un testo che pare scritto – non a caso – da Povia o Enrico Ruggeri (i due artisti che da tempo si battono contro la certificazione verde). Ovviamente non sappiamo chi sia la mente e il cantautore che ha realizzato questo inno No Green Pass. Sta di fatto che questa canzoncina è stata presentata sul palco della manifestazione perpetua di Trieste, dove da giorni prosegue la presenza partita dal porto e trasferitasi sotto la sede della prefettura, in Piazza Unità d’Italia.
Come si può percepire dal video girato a Trieste, la gente in piazza è rimasta molto coinvolta da questo inno fino a gridare: “Vogliamo il testo”. E la scena è proseguita per alcuni minuti: mentre le quattro persone (tre donne e un uomo) cantano, veleggia sul palco l’immagine della Madonna. Insomma, vengono richiamati anche icone del cattolicesimo che, secondo i manifestanti, sono in linea con i principi della loro protesta per chiedere quella che chiamano libertà e che secondo loro è stata cancellata dall’introduzione della certificazione verde (e dalla sua estensione).