L’Onu certifica che a Bucha “almeno 50 civili” sono stati massacrati

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-04-22

In seguito a una missione di monitoraggio in Ucraina, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani ha documentato l’esecuzione sommaria di cinquanta persone a Bucha, alle porte di Kyiv

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La missione di monitoraggio delle Nazioni Unite in Ucraina ha documentato l’esecuzione sommaria di cinquanta persone a Bucha, alle porte di Kyiv. Lo ha reso noto l’Agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, sottolineando che la guerra in Ucraina è la ”storia dell’orrore delle violazioni contro i civili” dove il rispetto per il diritto internazionale è stato ”messo da parte”. Le indagini che l’Onu sta conducendo in Ucraina stanno mostrando che quanto accaduto a Bucha non è un caso isolato e sono oltre 300 le uccisioni extragiudiziali denunciate nel Paese.

L’Onu certifica che a Bucha “almeno 50 civili” sono stati massacrati

Tra le violazioni documentate dalla missione di monitoraggio dell’Onu ci sono anche violenze sessuali, bombardamenti indiscriminati di aree e di infrastrutture civili e per la detenzione, maltrattamenti, torture e persino uccisioni di civili e prigionieri di guerra da parte di tutte le parti in conflitto. Il massacro di civili inermi avvenuto nel piccolo centro alle porte di Kyiv, nella periferia nord-ovest della capitale, era stato messo in dubbio più volte dal Cremlino, che anzi appena 4 giorni fa, lo scorso 18 aprile, ha conferito alle truppe occupanti di quella zona il titolo onorifico di “Guardia” alla 64ma brigata fucilieri motorizzati “per “l’eroismo di massa, coraggio e forza che è stato dimostrato dai militari durante le azioni belliche del personale effettivo della difesa della patria e degli interessi di stato”.

Il peso dello sterminio alle porte di Kyiv

Più volte anche in ambienti filo-russi europei era stata chiesta un’indagine indipendente su cosa fosse realmente accaduto. Adesso dall’Onu arriva il primo di chissà quanti tasselli da prendere come punti fermi nella ricostruzione degli orrori perpetrati dalle truppe russe in Ucraina. La scoperta del massacro di Bucha ha segnato un punto di svolta nell’approccio dell’Occidente alla Russia in questa guerra: per la prima volta si è iniziato a parlare di “crimini di guerra” e in seguito alle richieste dell’Ucraina era arrivato anche un ulteriore inasprimento delle sanzioni economiche nei confronti di Mosca.

 

(immagine di copertina: Italy Photo Press)

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