Ilaria Cucchi risponde agli attacchi di chi dice che sfrutta il nome di Stefano per la sua candidatura

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-08-11

L’attivista sarà inserita nelle liste elettorali di Sinistra Italiana e, come già detto in precedenza, ha spiegato perché la storia di suo fratello è utile per portare il tema dei diritti in Parlamento

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Ha già vissuto sulla propria pelle le critiche e gli attacchi. Ed è consapevole che questi ritornelli torneranno a comparire (sui social e non solo) dopo l’ufficializzazione della sua candidatura nelle liste elettorali di Sinistra Italiana. Ma Ilaria Cucchi ha le spalle larghe, come la storia della sua vita e delle sue battaglie hanno sempre insegnato. Per questo motivo, visti i precedenti, vuole mettere subito a tacere chi l’ha accusata, l’accusa e l’accuserà di sfruttare il nome di suo fratello Stefano – morto nel 2009 dopo esser stato pestato in una caserma dai carabinieri – per fare carriera politica.

Ilaria Cucchi risponde a chi l’accusa di “sfruttare il nome” di suo fratello

Ieri l’annuncio fatto da Nicola Fratoianni e Nicola Bonelli: Ilaria Cucchi e il sindacalista Aboubakar Soumahoro saranno inseriti nelle liste elettorali (candidati nei collegi uninominali) con il simbolo di Sinistra Italiana ed Europa Verde. Subito dopo questa notizia, sui social in tantissimi hanno apprezzato questa scelta e fatto i complimenti a questi due protagonisti della scena politica italiana. Perché si tratta di due persone che hanno dedicato la loro vita alla difesa dei diritti, ovvero il vero obiettivo di ogni Politico con la “P” maiuscola. Ma in mezzo a tanti complimenti, ecco i classici leoni da tastiera. Ma Ilaria Cucchi ha voluto immediatamente mettere in chiaro la situazione.

“Sarà oggetto di critiche, sicuramente questo succederà. Lo metto in conto già da ora. Ma non mi creo problemi e non questo a fermarmi. Mio fratello è un simbolo di ingiustizia. E io mi impegnerò perché simili vicende non si verifichino più”.

Nella sua intervista al quotidiano La Repubblica, Ilaria Cucchi – che conosce bene questo “giochetto” – è già pronta a replicare a chi l’accusa di aver fatto carriera politica sfruttando il nome del fratello. La realtà, ovviamente, è ben diversa (come spiegato da lei stessa ieri pomeriggio). Perché la storia di suo fratello Stefano serve sì come grimaldello, ma non per una carriera in Parlamento. Perché quella tragedia è l’esatto simbolo di quei diritti umani violati e la morte dopo un pestaggio è l’emblema di come la politica (quella che si vive nella stanze del Parlamento) sia ancora scollata rispetto al mondo reale. E se riuscirà a riportare in auge dei temi fondamentali (sui diritti, sia nell’ambito giudiziario che in quello sanitario), la morte di quel geometra di 31 anni in una tiepida sera autunnale di inizio inverno di quasi 14 anni fa sarà nobilitata da una svolta tanto attesa. Da tutti.

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