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Il tweet evitabile di Salvini sulla tragedia del Mottarone

neXtQuotidiano 26/05/2021

Ci sono stati tre fermi, ma siamo ancora in fase di indagine preliminare. Eppure il leader della Lega non ha perso l’occasione per dare giudizi definitivi

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Le indagini sono ancora in fase preliminare e la Procura di Verbania ha deciso di porre in stato di fermo tre persone per l’incidente della funivia Stresa-Mottarone. Si tratta del gestore Luigi Nerini, dell’ingegnere direttore del servizio e di un altro dipendente. Le accuse sono molto gravi: i tre, secondo la procuratrice Olimpia Bossi, erano a conoscenza del malfunzionamento dell’impianto frenante (da qui l’utilizzo del forchettone per evitare il blocco in fase di salita e discesa delle cabine) e hanno tentato di aggirare il problema per evitare di sospendere il servizio. Il tutto, poi, ha portato all’incidente di domenica costato la vita a 14 persone (e il grave ferimento del piccolo Eitan Biran) Adesso si dovrà trovare conferma – anche in base ai loro racconti – e confermare questa accusa. Ma Matteo Salvini, come suo grande classico social, già sentenzia ancor prima del processo.

Salvini non perde tempo e twitta dopo i tre fermi per la tragedia del Mottarone

“Altro che disgrazia, altro che fatalità – ha scritto il leader della Lega sul suo profilo Twitter -. Tre arresti per la strage della funivia Stresa-Mottarone, l’accusa è di aver volontariamente disattivato il freno per motivi economici. Se fosse vero, non esisterebbe pena al mondo per punire tanta avidità e cattiveria”.

Giusta la rabbia, soprattutto per le 14 vite andate perdute in quell’incidente che forse poteva essere evitato. Tutti sono consapevoli che, qualora fossero accertate le responsabilità delle tre persone fermate nella notte, gli indagati dovrebbero pagare per quanto accaduto. Per il momento, però, siamo ancora in fase di indagini preliminari e tutte le contestazioni emerse nei confronti dei tre dovranno essere confermate. Si procederà – come sempre – per step: prima saranno interrogati (primo passo già percorso questa notte in Procura), poi ci saranno gli esami probatori e l’analisi tecnica dei resti della cabina della funivia. Poi ci sarà un processo e, solo alla fine, ci saranno le condanne. Solo dopo tutto questo (e Salvini, il garantista, dovrebbe saperlo bene) si procederà con la pena che sarà decisa dai giudici.

Oggi, nel giorno della rabbia e del dolore che continua a essere perpetuo per quel che è accaduto, il ruolo del Savonarola social poteva essere evitato. Non sempre deve essere seguito quell’istinto che porta al parlare di pancia alla pancia del Paese per un pugno di like. Soprattutto se si è un politico, soprattutto se per il momento si parla ancora di ipotesi.

(Foto IPP/Fabio Cimaglia)

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